Imprenditoria vercellese in lutto: si è spento a 76 anni Carlo Marazzato

Carlo Marazzato vicino a uno dei suoi tanto amati camion storici

Un grave lutto ha colpito il mondo dell’imprenditoria vercellese: è morto Carlo Marazzato, presidente e faro del grande gruppo divenuto leader nazionale nel settore delle bonifiche ambientali di industrie, pubblica amministrazione e aziende multiutilities, che porta il suo nome.

Carlo Marazzato

Carlo Marazzato aveva 76 anni ed è stato un vero punto di riferimento per l’espansione dell’azienda di famiglia, fondata dal padre Lucillo e oggi guidata dai figli Alberto, Luca e Davide. Carlo Marazzato è deceduto all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli dove era ricoverato: lascia la moglie Mara, e i tre figli con le rispettive famiglie.

Tra le tante qualità di Carlo Marazzato la principale è stata forse proprio la capacità di avere una visione, di andare oltre e capire le potenzialità della propria azienda proiettata nel futuro. Un lavoro durato una vita per lui che ha portato il gruppo oggi ad avere un fatturato annuo di 57 milioni di euro con più di 280 dipendenti in otto sedi in tutta Italia, oltre ad un parco mezzi d’opera costantemente aggiornato.

 

Ma Carlo Marazzato era anche un uomo di grandi passioni e di gran cuore. Molti, infatti, sono stati gli interventi a sostegno di realtà associazionistiche e sportive. La sua passione poi è sfociata nella costruzione di una collezione unica in Europa di camion d’epoca che, ospitata a Stroppiana, conta oggi su 300 camion, restaurati oltre ad altri veicoli, alcuni dei quali sono pezzi davvero rarissimi. Marazzato era anche vicino al mondo dei salesiani, dei quali era stato allievo, infatti non è mai mancato il suo sostegno alle attività del centro di formazione professionale di Vercelli CnosFap.

I funerali di Carlo Marazzato si terrano sabato 2 aprile alle 9.30 nel Duomo di Sant’Eusebio a Vercelli.  Il Rosario, invece, verrà recitato venerdì 1 aprile, alle ore 17.30, alla Chiesa di Santa Maria Assunta a Borgo Vercelli.

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1 commento

  1. Perdiamo, probabilmente, l’ultimo vero imprenditore vercellese. Un uomo poliedrico, dallo spirto generoso e di grande energia. Piangiamo con la famiglia, tutti ne sentiremo la mancanza nel tempo a venire.

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