Importanti ritrovamenti archeologici a Vercelli

Da Comune di Vercelli

Nel corso di lavori di riqualificazione della rete gas urbana (committenza Asm Vercelli) sono venuti alla luce resti di strutture di età romana, attributi in via preliminare alla porta urbica meridionale della città.

Ne danno comunicazione, esprimendo soddisfazione per l’importante rinvenimento, il sindaco Andrea Corsaro e la soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, Michela Palazzo.

Le indagini archeologiche ancora in corso, dirette dal funzionario archeologo Francesca Garanzini, permetteranno di precisare le prime ipotesi interpretative e la cronologia delle emergenze rinvenute.

Si tratterebbe del primo rinvenimento certo di una delle porte della città romana di Vercellae che, sulla scorta delle indagini effettuate sin ora effettuate, parrebbe avere dimensioni monumentali. La porta costituiva il punto di accesso alla città a chi proveniva da sud e permetteva il collegamento diretto fra l’area urbana e l’anfiteatro, collocato a breve distanza fra corso De Rege e viale della Rimembranza, e il porto canale della città (al di sotto dell’attuale via Pastrengo).

Il completamento dello scavo archeologico e la realizzazione di una campagna di analisi archeometriche consentiranno quindi di restituire la conoscenza di un settore fondamentale della città antica.

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2 Commenti

  1. Il fortunato ritrovamento, fortunato oppure finalmente-fermamente-voluto? É di quelli che fanno impressione.. passando li vicino si immagina qualcosa di grandioso!.. e.. inimmaginabile. Sono convinto che almeno alcuni fra i segni del passato ora ritornati alla luce potranno esser, grazie all’amministrazione Comunale, presto ammirati da noi che viviamo nei pressi, dai turisti e da chi per caso vi giunge e ne abbia interesse. Intanto é già il miglior segnale (più efficace degli altri) della presenza dell’adiacente prossimo mercatino dell’antiquariato (1.4.2023) in v.le Rimebranza.
    .. aspettiamo “buone nuove” da chi studia i reperti .. compresi quelli .. ancora non reperiti ne visibili.. nulla si può escludere, salvo che sotto la attuale “rotonda” ci fosse un’altra rotonda.

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