Il Pd: “Perché avete abbattuto quel cedro?”. Prencipe: “Era completamente disseccato”

L’abbattimento di un grosso cedro al Villaggio Concordia ha innescato una polemica ta la minoranza dem in Consiglio comunale e l’amministrazione. Il gruppo del Pd al completo ha presentato un’interrogazione, promo firmatario Gabriele Bagnasco, al sindaco chiedendo se fosse proprio il caso di abbatterlo, e noi abbiamo chiesto una replica all’assessore al Verde Antonio Prencipe.

Questa l’interrogazione:

 

“Visto l’intervento di abbattimento di un cedro di grandi dimensioni avvenuto in data odierna in via Martiri del Kiwu,

Verificate le condizioni di piena salute vegetativa del suddetto albero,

Tenuto conto della rilevanza attribuita al patrimonio arboreo da numerose norme e documenti nazionali, regionali e comunali e dal sentimento comune,

Considerate le norme contenute in : Regolamento comunale per la conservazione e l’incremento del verde pubblico e Regolamento comunale per la tutela e lo sviluppo del verde urbano,

si chiede :

se il Comune, nella veste dei propri uffici, sia a conoscenza dell’avvenuto,

Chi ha provveduto all’abbattimento dell’albero in questione,

se siano previsti abbattimenti di altri alberi nello stesso quartiere,

Se siano state rispettate le norme contenute nei Regolamenti citati a tutela e salvaguardia del verde pubblico e in particolare degli alberi di alto fusto e grande valore botanico”

E questa la risposta di Prencipe che anticipa quella che sarà data all’interrogazione in Consiglio comunale, con la foto che ci è stata mandata dall’assessore.

“La pianta era completamente disseccata già a febbraio di quest’anno. Allo stato attuale, su valutazione del Dottore Agronomo l, prima che potesse diventare pericolosa, è stata abbattuta. Purtroppo, come sa qualunque amministratore attento, quando una pianta viene valutata da abbattere è meglio farlo senza indugio, al fine di tutelare sia le persone che i beni.

Per completezza di informazione, aggiungo che stiamo facendo il censimento delle fallanze in città, al fine di provvedere alla sostituzione delle piante mancanti nella stagione meglio indicata agronomicamente: ovvero tardo autunno o inizio primavera”.