Hockey – Engas Vercelli, ecco il campione argentino Ariel Romero

E’ arrivato a Vercelli soltanto nel tardo pomeriggio di venerdì, dopo 13 ore di trasferimento aereo dall’Argentina, e la prima cosa che ha fatto è stata calzare i pattini e fare una prima sgambata sulla marmiglia del PalaPregnolato, giusto per iniziare a prendere confidenza con la pista, dal momento che non si sarebbe voluto assolutamente perdere la prima di campionato, in programma il giorno dopo. Basterebbero queste parole a descrivere lo spessore del personaggio Ariel “El Principe” Romero, fuoriclasse argentino dell’hockey su pista, che il direttore sportivo di Engas Hockey Vercelli ha portato in città come ciliegina sulla torta di un mercato che è stato a dir poco eccezionale. Romero si è presentato a stampa e tifosi nel tardo pomeriggio di ieri, in una conferenza tenutasi negli uffici vercellesi dello sponsor Engas.

 

“Ho valutato con grande attenzione molte offerte negli ultimi tempi – spiega il campione argentino – ma la proposta di Engas Vercelli mi ha subito colpito in senso positivo; conosco abbastanza bene Davide Costanzo, per averlo affrontato da avversario anni fa nel campionato italiano, e so che è una persona seria, così come ho subito trovato seri e ambiziosi gli obiettivi della società. Dopo il primo assaggio di sabato, in questi primi giorni della settimana ho avuto modo di iniziare a prendere confidenza con i miei nuovi compagni e con le metodologie di allenamento di mister De Rinaldis. Al momento, e non può essere altrimenti, i miei punti di riferimento nello spogliatoio sono Marco Motaran ed Enea Monteforte, che furono miei compagni di squadra ai tempi della mia esperienza con la maglia del Lodi: sono due ragazzi che conosco e con cui mi trovo  molto bene sia in campo che fuori e che mi daranno una mano giorno dopo giorno a migliorare l’intesa con i miei nuovi compagni. Per il resto, sono a disposizione del tecnico: in queste prime sedute di allenamento ho potuto constatare che le idee del mister sono ben chiare ed il lavoro in pista è molto duro ma redditizio, sia sotto il profilo atletico che in chiave tecnica. Anche se sono appena arrivato, ho già capito perfettamente di essere parte di una realtà molto importante e che le ambizioni di partenza sono più che fondate: la squadra è fortissima, non possiamo nasconderci, ma sarà necessario lavorare sodo in allenamento, per fronteggiare avversari che faranno carte false per superarci. La nostra forza dovrà essere quella di rimanere sempre umili, senza aver la presunzione di partire già vincitori, preparando con scrupolo una gara dopo l’altra, senza ripensare a quelle già disputate; abbiamo due grandi obiettivi da centrare, e non lasceremo nulla di intentato per riuscirci. Abbiamo una grande società alle spalle, molto ben strutturata; una società il cui modo di lavorare e gestire la squadra non ha nulla da invidiare alle realtà più blasonate della massima serie. Una società che, per quanto mi riguarda, non mi ha fatto mancare assolutamente nulla in questi primi giorni a Vercelli, di cui ho avuto modo di vedere qualche scorcio e di sentire il calore della sua gente: mi sembra una bella città, che sarà piacevole scoprire poco alla volta”.

 

La parola passa al direttore sportivo Davide Costanzo, l’uomo che di fatto ha reso possibile l’arrivo in città del campione sudamericano, la cui presenza ha riscaldato ulteriormente gli animi già ribollenti di entusiasmo della tifoseria bicciolana. “Avevo l’ambizione – puntualizza Costanzo – di portare a Vercelli un giocatore che nessuno avesse mai visto; i Motaran, Monteforte, Brusa, Ferrari erano volti già molto conosciuti dalla nostra tifoseria, mentre Romero non l’aveva ancora visto nessuno. E, se posso permettermi, non l’hanno visto nemmeno sabato sera, perché il ragazzo è capace di ben altro; ora è arrivato, è qui per restare, ed ha iniziato subito ad allenarsi in maniera seria e coscienziosa, da grande professionista qual è. L’intento è quello di portarlo al top della forma per la finale di Coppa Italia, che è il primo di due obiettivi che desideriamo assolutamente centrare. Romero ci darà delle grandissime soddisfazioni, ne sono sicuro: lo conosco bene, e posso garantire che oltre ad essere un grande atleta è anche un professionista serissimo ed un ragazzo a posto. Non fosse stato così, non mi sarei battuto così tanto per portarlo a Vercelli; è un grande campione, so perfettamente come gioca e quali sono le sue potenzialità, sono contentissimo di averlo in squadra e spero che disputi una grande stagione, perché è una persona che merita davvero il meglio.

 

Romero, almeno per chi conosce bene gli ambienti dello sport hockey pista, non avrebbe bisogno di molte presentazioni, ma il Presidente Gianni Torazzo spende volentieri due parole sulle qualità tecniche e umane del suo nuovo “pupillo”. “Generalmente – commenta il patron di Hockey Vercelli – non mi piace fare paragoni tra giocatori di epoche diverse, ma direi che Ariel mi ricorda molto Franco Girardelli per il modo di pattinare, leggero come una farfalla; per il resto, si tratta di un giocatore davvero completo, che può adattarsi a qualsiasi esigenza: la sua dote principale è quella di veder bene la porta, tecnica sopraffina e gran tiro dalla distanza, Cosa che non guasta, è un atleta nel pieno della maturità sportiva: 33 anni è un’età relativamente giovane in una disciplina sportiva come la nostra, che è ricca di campioni. Infine, cosa che non guasta, è un gran bravo ragazzo, posato, gentile e soprattutto umile; dobbiamo solo dargli un po’ di tempo per prendere conoscenza dell’ambiente e dei compagni poi, garantisco io, ne vedremo delle belle.

 

Chiude il cerchio Domenico Sabatino, direttore generale del sodalizio biancogialloverde, che approfitta del momento anche per mettere in evidenza una problematica importante, vale a dire quella legata alla ricettività del PalaPregnolato. “Quando si è prospettata la concreta possibilità di arrivare all’ingaggio di Romero – ha osservato il direttore generale Domenico Sabatino – all’inizio siamo rimasti tutti un po’ spiazzati, perché obiettivamente non pensavamo che l’operazione potesse essere davvero fattibile. E invece Ariel ci ha piacevolmente sorpreso; molto probabilmente è rimasto impressionato dal nostro progetto societario e dalla maniera in cui glielo abbiamo esposto e abbiamo la fortuna che, sin dai primi contatti stabiliti, lui abbia dato la sensazione di sentirsi subito a proprio agio con noi, con le nostre idee. Così abbiamo creduto nella conclusione positiva della trattativa, durante la quale Ariel ha dimostrato a tutti di essere non solo un grande giocatore ma anche un grande uomo: ci ha dato la parola e l’ha mantenuta, rifiutando proposte di società di serie A1, A2 e della massima serie francese, tutte assai più allettanti dal punto di vista remunerativo e professionale per un atleta del suo calibro. Il suo arrivo ha già aumentato l’entusiasmo, già molto alto, tra i tifosi, e la risposta, davvero eccezionale, l’abbiamo avuta sabato sera nel primo match di campionato, con tante presenze nuove al palazzetto. Presenze che non possono altro che far piacere e che speriamo aumentino sempre più, partita dopo partita, anche se oggettivamente ci sono dei problemi da risolvere in fretta. La limitazione della capienza massima dell’impianto per noi costituisce un danno: tanto per fare un esempio, sabato scorso alcune persone non sono riuscite a entrare. Stiamo lavorando in sinergia con l’amministrazione comunale per risolvere in tempi brevi il problema: speriamo arrivino in fretta buone notizie, in modo da poter gestire con maggior tranquillità ed efficienza le partite casalinghe. Fra due settimane ospiteremo il Roller Lodi, sulla carta l’avversario più accreditato del nostro girone, al cui seguito si preannuncia un nutrito numero di tifosi”.

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