Vercelli – Per due mesi, dal 31 marzo, sono andato a gruppi inizialmente di sei e poi di quattro ad aiutare gli anziani della Casa di riposo a pranzare a a cenare. In totale si sono avvicendarti in venticinque. Sono i volontari temporanei della Croce rossa italiana, e volontari tout court: i temporanei (in tutto 80, come ricorderete) sono accorsi per dare una mano ai duecento effettivi della Cri vercellese nell’emergenza Covid.
Termineranno la loro bella missione domenica. Ma stasera, il direttore dell’istituto di piazza Mazzini, Alberto Cottini, ha deciso di ringraziarli pubblicamente, convocandoli davanti all’ingresso, con il presidente della Cri vercellese, Mauro Olivero e la consigliera del direttivo Cri Maria Teresa Calcaterra.
Spiega Olivero: “Hanno agito, appunto, a gruppi di sei e poi di quattro, tutti sotto la supervisione di quello che noi chiamiamo ‘chioccia’ e cioè un volontario dall’esperienza consolidata. Entravano verso le undici del mattino, protetti con mascherine, occhiali, tute, sovrascarpe. Aiutavano gli anziani a vestirsi e quindi davano da mangiare ai non autosufficienti, ma aiutavano anche coloro che andavano in mensa. E poi ripetevano, per altre due ore, la stessa trafila nel tardi pomeriggio. E così per due mesi. Sono stati davvero fantastici: bravi tutti, e un doppio bravo ai volontari temporanei: cittadini esemplari e coraggiosi”.
Ha aggiunto Calcaterra: “Siamo tutti ammirati per quanto questi volontari hanno saputo svolgere in questi mesi. Oggi non sono tutti qui, ma idealmente stringiamo in un grazie infinito anche gli assenti”.
Commosso anche Cottini: “Il vostro contributo è stato semplicemente straordinario, anche perché avete acceso in molti ospiti della Casa di Riposo e in noi stessi una fiamma di speranza”.
Nei prossimi giorni pubblicheremo alcune “riflessioni” scritte dai volontari durante il periodo trascorso in piazza Mazzini.
