Dal 3 giugno il Piemonte riapre i confini, Cirio: “Da metà giugno riapriremo anche al resto d’Europa”

Il Presidente della Regione Alberto Cirio

“Il Piemonte è una regione in salute” e quindi, ha annunciato oggi in conferenza stampa il Governatore  del Piemonte Alberto Cirio, “da dopodomani si riapre al resto dell’Italia e da metà giugno anche al resto dell’Europa. La Festa della Repubblica assume quindi un duplice significato: festeggiamo i valori della democrazia e della libertà, quest’ultima compressa negli ultimi mesi a causa dell’emergenza sanitaria”

Gli ultimi dati – 21 casi positivi, 9 decessi e 54 terapie intensive – spiega il governatore, attestano “parametri ottimi, decisamente superiori alle soglie minime stabilite dal ministero”.

“I parametri del monitoraggio di oggi sono estremamente buoni, confermano la fase discendente e sono la fotografia di un Piemonte in salute in grado di riaffrontare senza timori la riapertura dei confini regionali da mercoledì prossimo – ha evidenziato il presidente Cirio – Inoltre, testimoniano il grande lavoro svolto: oggi in tre giorni siamo in grado di isolare la persona dopo la manifestazione dei primi sintomi di infezione, l’indicatore Rt è a 0.5 quando la soglia è 1, i posti occupati in terapia intensiva sono il 12% quando il massimo è 30%, i contagiati sono il 23% quando non si deve superare il 40%. Anche sulla presenza di focolai siamo in discesa”.

“Risultati – ha riconosciuto il presidente – ottenuti anche perché il contratto con i medici di base ha consentito di posare la prima pietra della costruzione della medicina di territorio che mancava, e che è così importante, e di migliorare l’operazione di tracciamento dei contagi. Il sistema è ora in grado di monitorare a livello comunale l’evoluzione dell’infezione e ci consente un intervento immediato per contrastare eventuali focolai ed individuare subito le fonti di contagio intervenendo in modo precoce invece di inseguirle. Molto confortanti i primi risultati dei test sierologici effettuati dai privati: la percentuale dei positivi agli anticorpi va dal 3 al 7% e solo lo 0,1% è ancora positivo dopo il tampone”.

 

Per quel che riguarda il vaccino, che ancora non c’è e si spera arrivi per il Covid, Cirio assicura: “Quando e se ci sarà, sarà completamente a carico del servizio sanitario regionale, per i cittadini non ci sarà alcun costo”. Alla mezzanotte di domani 2 giugno, poi, finirà l’obbligo della mascherina anche all’esterno sul territorio piemontese, e il governatore spiega che “dal 3 giugno torneranno a valere le norme del Dpcm firmato dal presidente Giuseppe Conte. Ma ricordo a tutti – aggiunge Cirio – che la regola è quella dell’obbligatorietà della mascherina ovunque non sia possibile garantire il rispetto del distanziamento interpersonale. La regola specifica adottata in Piemonte per questo lungo ponte del 2 giugno è stata una scelta giusta, i controlli sono stati svolti in maniera intelligente e ci sono state, finora, poche contravvenzioni. Con la riapertura del 3 torniamo alle norme previste dal Dpcm pronti però a nuovi interventi se si verificassero delle storture”.

 

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