Grande (e doppio) concerto in Sant’Andrea per la Festa di Sant’Eusebio

 

Un bellissimo doppio concerto (prima esecuzione alle 20, seconda alle 21,30) ha caratterizzato la prima (e si spera ultima) sera di Sant’Eusebio a Vercelli in era Covid. Di solito in grande concerto in Sant’Andrea richiamava n migliaio di persone – anche più -, ma quest’anno le norme anti-Coronavirus non consentivano la presenza do più di duecento persone in Sant’Andrea (e tutta con la prenotazione del posto), cosicché, per avvantaggiare il maggior numero possibile di fans della musica classica, la Camerata ha allestito ben due concerti, un di fila all’altro, ed in entrambi gli appuntamenti è stato accolto il maggior numero possibile di persone.

Rimonda nell’Ave Maria di Schubert

DUCALE PERFETTA, MAGNIFICI LISCI E LONGHI

Com’è ormai consuetudine, non solo dei concerti per il Patrono, Guido Rimonda anche stavolta ha leggermente ritoccato il programma, aggiungendo, proprio all’inizio, prima dell’”Ave Maria” di Schubert, l’Ouverture in re maggiore di Haydn: con il suo Stradivari, Rimonda l’ha intonata dal fondo della chiesa per poi risalire la navata centrale e raggiungere la sua Orchestra. Dopodiché, è stato il violino solista nella celeberrima “Ave Maria” schubertiana; quindi Rimonda è passato alla direzione della Ducale nel grande Concerto per flauto e arpa in do maggiore di Mozart, dove erano solisti l’arpista Valerio Lisci e il flautista Alessandro Longhi; e se quest’ultimo è da tempo l’ammirato primo flauto della Ducale, ricordiamo che lisci, giovanissimo, suonò per la prima volta al Civico di Vercelli il  10 gennaio del 2014 nel concerto “Progetto Giovani” che la Ducale aveva organizzato per valorizzare i miglior allievi dei Conservatori (nella fattispecie, del “Verdi” di Torno), eseguendole Danses per arpa e orchestra d’archi di Debussy.

Il bis di Lisci e Longhi

SPETTATORE INTERESSATO E AMMIRATO, DON LUCIANO CONDINA

Ieri sera, i due solisti e l’orchestra sono stati impeccabili: curioso annotare che la performance di Lisci, Longhi e della Ducale siano state seguite dagli occhi ammirati e interessati di don Luciano Condina, seduto in Sant’Andrea dietro all’arcivescovo Marco Arnolfo e al rettore della basilica padre Roberto Villa. Perché, prima di prendere i voti, don Condina era il primo flauto della Ducale che, per conto dell’Orchestra di Rimonda, eseguì lo stesso Concerto di Mozart, suonandolo con l’arpista Letizia Belmondo, oraprima arpa dell’Orchestra di Bruxelles e docente dell’Alta Scuola di Musica di Losanna. Subissati di applausi, ieri i due magnifici solisti hanno contraccambiato con un bis: la Danza degli spiriti beati di Gluck, che, per inciso, ascolteremo anche domenica prossima, al Dugentesco, nel concerto conclusivo di “Camera con vista” nella versione per violino e pianoforte con Guido Rimonda e Cristina Canziani, che finalmente tornano ad esibirsi in duo a Vercelli.

L’HAYDN FORZATAMENTE TRONCATO PER IL PUBBLICO DELLE 20

Dopo, Mozart e il bis, a chiudere sia il primo sia il secondo concerto, la Sinfonia numero 30 in do maggiore “Alleluja” di Hayd: e qui, fortune diverse tra gli spettatori delle 20 (tra i quali c’era il sindaco Corsaro, che ha parlato brevemente prima della musica) e quelli delle 21,30: perché i secondi hanno potuto gustare tutta la Sinfonia, mentre quelli delle 20 solo il secondo movimento. Si è scusato lo stesso Rimonda: “Purtroppo si stava già radunando la gente all’ingresso per l’inizio del concerto delle 21,30: dovevamo assolutamente evitare assembramenti ed inoltre incombeva un temporale; per questa ragione, abbiano dovuto chiudere il primo concerto eseguendo solo una parte di Hadyn: chiediamo scusa agli spettatori delle 20, ma non è stato  possibile fare diversamente”.

E LUNEDI’ IL QUARTETTO “TELEMACO”  AL DUGENTESCO

Chiusa la tradizionale e gtrandiosa parentesi del Concerto di Sant’Eusebio, già da domani, lunedì, riprende la rassegna “Camera con Vista” con il concerto del giovane, ma già affermato, “Quartetto Telemaco”, fondato due anni fa da quattro giovani e bravissimi strumentisti, allievi o ex allievi del Conservatorio “Verdi” di Milano, ed ora, come ensemble, allievi del Quartetto di Cremona alla “Walyer Stauffer” appunto di Cremona: Lorenzo Molinetti (violino), Chiara Borghese (violino), Strefano Musolino (viola) e Marco Mauro Moruzzi (violoncello). Il pubblico vercellese li ha già potuti ascoltare, come strumentisti d’orchestra o come solisti, sia con la Ducale, sia con la Ducale Jr.

Il Quartetto Telemaco

Lunedì sera proporranno Il Quartetto K387 di Mozart e il Quartetto opera 13 di Mendelssohn. Ricordiamo che, per assistere al concerto, alle 21, al Dugentesco, è assolutamente indispensabile prenotare il posto telefonando allo 011755791 oppure scrivendo a [email protected].

Edm

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