Gli studenti del Lagrangia rapiti dal racconto del partigiano Evaso

Lunedì 30 settembre nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore “Lagrangia”, gli allievi delle classi quarte e quinte del Liceo Artistico e del Liceo Musicale hanno partecipato alla presentazione della storia a più voci del partigiano Alfredo Baraldo, sopravvissuto incredibilmente alla fucilazione del 22 dicembre 1943 a Biella.

“Evaso, il partigiano che beffò la morte”, questo è il titolo della narrazione realizzata e assemblata dal giornalista Marco Barberis, con le voci narranti del giornalista Enrico De Maria e del dirigente scolastico Alessandro Orsini, con il coordinamento tecnico di Alessandro Ugliotti (allievo del Liceo Musicale che si è diplomato nel corrente anno).

L’episodio è stato riportato in numerose pubblicazioni e racconti sulla Resistenza e parla di Alfredo Baraldo, un ragazzo di 18 anni di Vercelli (la stessa età degli studenti delle classi ultimo anno), fucilato a Biella il 22 dicembre del 1943 con altri sei innocenti e incredibilmente sopravvissuto al plotone di esecuzione.

L’episodio raccontato in un’intervista di Marco Barberis all’amico Alfredo Baraldo tocca il cuore con le immagini, con la ricostruzione emozionante e sconvolgente della cattura brutale, dell’interrogatorio, delle torture subite e della fucilazione in piazza davanti una folla terrorizzata. La vicenda viene contestualizzata con avvenimenti e immagini dell’epoca.

In sala c’era Ivano Baraldo, il figlio di Alfredo, che, ricordando il padre, ha emozionato e commosso, rendendo partecipe i presenti di quel dolore che il padre ha custodito per anni dando un’insegnamento unico ai giovani che devono coltivare la storia e la devono trasmettere, giovani che non devono dimenticare i sacrifici di molti e l’importanza della dignità dell’uomo in nome della vita e della libertà di pensiero. Non era era presente Alessandro Orsi, a causa di un problema familiare; cosicché le voci narranti sono state quella di De Maria e dello stesso Barberis.

Gli studenti hanno voluto ringraziare pubblicamente il loro dirigente Giuseppe Graziano per aver sostenuto l’iniziativa, Enrico De Maria per la sua voce, il giornalista Marco Barberis per aver portato alla luce questa vicenda e aver coinvolto la loro scuola.

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