Gli “Ex Ciudìn” una storia d’amore e di sostegno alla loro città lunga settant’anni

Foto di Gruppo al termine della cerimonia

Vercelli – Per circa tre secoli quello che un tempo si chiamava l’Ospizio dei Poveri di Vercelli ha accolto bambine e bambini di famiglie in difficoltà: orfani, figli di donne senza marito, oppure vedove, oppure di famiglie in gravi difficoltà economiche, consentendo loro di studiare e di diventare cittadini, molto spesso esemplari.

Parecchi  di quei bambini hanno fatto strada: sono diventati campioni famosi dello sport, come Eusebio Castigliano, Giovanni Pirovano e Bruno Garzola, pittori o decoratrici affermati come Ambrogio Alciati, Adriano Nosengo, Celeste Gallina e Olga De Bianchi, poetesse colte e raffinate come Elena Carasso e Silvana Defabiani, insegnanti ed enologi di fama mondiale come Giuseppe Sicheri, commediografi dialettali come Mario Bervignoli. E solo per citare alcuni nomi.

Tanti di loro, attraverso maestri di prim’ordine hanno imparato a suonare uno strumento: i Ciudìn hanno avuto per anni una Banda musicale, poi la loro scuola si è trasformata di fatto nella Vallotti e, grazie all’intraprendenza di un ex Ciudìn, Sergio Rosso (scomparso lo scorso 2 settembre), è nata la Filarmonica Vercellese (ora Jazz Filarmonica “Gianni Dosio”), vero vanto vercellese, che ha allietato e allieta le vigilie del Natale a Vercelli con grandi concerti al Civico.

Si chiamavano “Ciudìn” perché, per problemi di risparmio, le suole delle scarpe di quei bambini di quei ragazzi erano “dentate” e quando gli ospiti dell’Ospizio passavano per strada si sentiva il caratteristico calpestio di quelle scarpe chiodate: di qui il termine “chiodini”.

Nel 1949, gli ex Ciudìn si sono costituiti in associazione che oggi ha compiuto appunto settant’anni. L’hanno fatto per amore verso la loro città e verso l’istituzione che li ha fatti diventare uomini, e si propongono ai continuare a farlo facendo del bene ai tanti che oggi hanno bisogno di loro. I soci si ritrovano annualmente, ma il raduno di oggi, festeggiando l’importante compleanno, è stato del tutto speciale: a partite dalla messa nella chiesa di via Manzoni celebrata dall’arcivescovo Marco Arnolfo (e suonata da Marco Anastasio, al trombone e da Marco Fossale all’armonium appena restaurato proprio da lui). Monsignor Arnolfo ha avuto parole molto affettuose per l’Associazione presieduta dall’ex vigile urbano Luigi Casalino, e i “Ciudìn” hanno contraccambiato l’affetto del presule donandogli una targa di ringraziamento.

La relazione del presidente Luigi Casalino

Poi la cerimonia si è spostata nella vicina sede di via Garrone: prima, al pianterreno, sulle note della tromba suonata da Giuseppe Rondano, Casalino ha reso omaggio alla targa dei Ciudìn scomparsi e ricordato in particolare gli ex allievi morti quest’anno: oltre a Rosso, la staffetta partigiana Olga De Bianchi, il campione di lotta greco romana Bruno Garzola, Angelo Goldin ed Adriano Nosengo.

Quindi ci si è spostati al primo piano dove c’è stata la cerimonia alla presenza del sindaco Andrea Corsaro e dell’assessore alle Politiche sociali Ketty Politi, che ha svolto l’ormai consolidato ruolo di “speaker”. Presenti, la vice presidente dell’Associazione, l’ex allieva Maria Rosa Mentigazzi, ed i rappresentanti delle associazioni da sempre ospiti dei raduni annuali dei Ciudìn: gli ex Martinitt ed ex Stelline di Milano (con il presidente Alessandro Bacciocchi e Martina Sacchi) e gli ex Allievi dell’Orfanotrofio Manini di Cremona radunati nell’Associazione “Lazzaro Chiappari” (c’era il presidente Arnaldo Scazzoli). L’ex sindaco Maura Forte (con l’assessore Graziedlla Ranghino) era invece presente alla messa. Nel Salone di Rappresentanza dell’Associazione (che un tempo era il dormitorio femminile) c’erano invece il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli Fernando Lombardi e il presidente dell’Ascom Tony Bisceglia. Molto applaudito l’intervento dell’ex direttore dell’Ospizio, Mauro Beccati, che ha ricordato, commosso, sia Sergio Rosso, sia Mario Fiore.

Nella sua relazione, Luigi Casalino  ha ringraziato sia Corsaro sia la Forte per l’impegno rivolto verso la sua Associazione e ha ricevuto targhe di auguri per il traguardo dei 70 anni sia da Bacciocchi sia da Scazzoli e, a sorpresa, una targa proprio dai suoi “Ciudìn”, consegnatagli da Maria Rosa Mentigazzi, per il suo costante impegno di presidente.

Le cerimonia si è conclusa con l’ormai tradizionale consegna dei premi di studio ad allievi meritevoli segnalati dal Comune: li hanno ricevuti Nassima Elayadi, Diop Mohamed (borse di studio del Comune) Martino Loiacono e Cristian Parraco (premi di studio della Fondazione Cassa di Risparmio), Pierluigi Amisani (premio famiglia dell’avvocato Antonino Ruffino), Debora Zappulla (premio offerto dagli ex Martinitt ed ex Stelline), e Marcello Zappulla (premio messo a disposizione dalla Lazzaro Chiappari).

In memoria di Sergio Rosso, la moglie, Angela Burocco, ha quindi consegnato un assegno all’Anffas, ritirato, con grande commozione, dal presidente Giorgio Guala. All’atto di consegnare il premio all’Anffas, la moglie di Rosso ha inteso unire il ricordo di Sergio a quello della figlia Lorella, scomparsa prematuramente pochi anni fa.

Infine, un mazzo di fiori di Casalino a Ketty Politi, per attestare la riconoscenza dei Ciudin ad una donna che da sempre è al loro fianco.

 

 

Ecco alcune immagini della bella giornata di oggi dei “Ciudìn” con le premiazioni

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