In questi giorni di Coronavirus, Angelo Gilardino, vate della chitarra classica e compositore di fama mondiale, ha scritto una nuova composizione, in cui stavolta non c’è la chitarra, né come strumento concertante né nell’organico orchestrale: lo strumento principale è il contrabbasso e l’orchestra prevede un flauto, un clarinetto, un fagotto, due volini, viola e violoncello.
Il banno si intitola “Concerto per Asigliano” ed è dedicato al paese natale del compositore vercellese, sempre nel suo cuore benché egli riseda a Vercelli ormai da decenni.
Spiega l’autore: “Ho scritto ‘Concerto per Asigliano’ in un paio di settimane di ispirazione, concludendolo l’altra mattina, dopo aver finito di pensare alle ultima battute nella notte. Me l’aveva commissionato un valentissimo contrabbassista originario della Basilicata, ma che ora opera alla Santa Cecilia di Roma, Massimo Ceccarelli. L’augurio, anche perché ciò significherebbe la vittoria su questa pandemia, è che possa venire eseguito al più presto”.
E sulla dedica ad Asigliano: “E’ il mio paese cui continuo ad essere legato: stavolta la musica, rispetto a quella che compongo di solito, è più ascoltabile, meno tenebrosa, spero che possa piacere a tutti”.