“Gian Paolo Torres era un artista di grande vivacità intellettuale”

Gian Paolo Torres, a destra nella foto, con l’amico Massimo Paracchini

 

Gian Paolo Torres, scomparso nei giorni scorsi a 77 anni, era considerato da tutti coloro che lo hanno conosciuto una persona gentile, premurosa e di gran cuore, e la sua scomparsa ha addolorato tutta la città, che si è stretta attorno alla sorella, ai nipoti e a tutti i suoi cari. Ma Torres era anche un eccellente pittore, e Massimo Paracchini, artista tra i più conosciuti e considerati a Vercelli, ci ha inviato questa nota critica che aveva scritto su di lui, e che volentieri pubblichiamo.

”Gian Paolo Torres, un artista vercellese ancora tutto da scoprire, attento studioso delle avanguardie artistiche di fine ‘800 e inizi del ‘900, che si differenzia da tutti gli altri per l’insaziabile voglia di conoscere e di scoprire, di approfondire, per una spiccata sensibilità cromatica, per il colore puro e genuino a volte spregiudicato e audace, ma anche raffinato delle sue opere che fanno  pensare subito a Matisse, a Derain, a Vlaminck, a Van Dongen, a Marc, a Marquet,  ai Fauves, o anche a Rousseau il Doganiere, a volte delicato come la corolla di un fiore appena nato, altre volte incisivo, potente, esplosivo come nelle calde soleggiate giornate estive quando il mare abbaglia per il suo intenso splendore. Spesso i colori primari vengono scelti e accostati liberamente, non è più necessario utilizzare il  chiaroscuro o la prospettiva, ma tutto è lasciato al contrasto cromatico e alla sua grande  forza, dando sempre  libero sfogo all’immediatezza espressiva.

Un’opera di Gian Paolo Torres

Nelle sue opere non è più importante rappresentare la realtà quotidiana  come quella di due triglie o due uova in padella o di un paesaggio urbano o di campagna, o il volto di una donna o di un amico di lunga data, fondamentale diventa trascriverla attraverso la semplificazione e la sintesi delle forme, il fulgore cromatico, puro, spontaneo per esprimere fino in fondo le proprie emozioni e le proprie sensazioni, per cogliere sempre la forza intramontabile dell’arte e la sua eterna libertà al di là di ogni schema precostituito, per carpire  il prorompere inarrestabile della vita e il suo infinito slancio.  Il nostro artista ha viaggiato tanto in età più giovane, ha osservato molto, continua a studiare e a mostrare una vivacità intellettuale che non ha eguali nel panorama artistico locale”.

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