A gennaio in Valsesia partono i Progetti Utili alla Collettività per chi possiede il Reddito di Cittadinanza

Fonte pagina Facebook UMV

Dopo la sospensione dovuta all’emergenza sanitaria, in Valsesia a gennaio 2021 partiranno i Progetti Utili alla Collettività (PUC), legati alle disposizioni previste per il Reddito di Cittadinanza: chi ne beneficia è tenuto a mettersi al servizio della collettività per almeno otto ore alla settimana (aumentabili fino a sedici) nel comune di residenza o del proprio ambito territoriale, sulla base di una progettualità definita dagli amministratori locali.

Il Ministero indica gli ambiti di intervento nei quali si possono svolgere i PUC: culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Costituiscono un’occasione di inclusione e di crescita per i beneficiari e per la collettività. Ogni progetto inoltre deve prevedere l’organizzazione di attività non sostitutive di quelle ordinarie, ma riguardanti nuove attività oppure il potenziamento di quelle esistenti.

Il settore dei servizi sociali dell’Unione Montana Valsesia funge, in questo contesto, da catalizzatore per una ventina di comuni, ubicati tra Valsesia e Valsessera, oltre ai comuni di Prato Sesia e Rovasenda: «Già un anno fa ci eravamo attivati per la concretizzazione di questi progetti – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Francesco Nunziata – poi il Covid ha bloccato tutto e siamo riusciti a ripartire a luglio, per arrivare a settembre ad avviare la progettualità: ora siamo alla fase di concretizzazione».

«Prima di Natale si svolgerà una riunione del tavolo di lavoro politico-amministrativo – così Renata Antonini, responsabile del settore Servizi Sociali UMV – composto dai sindaci di nove dei Comuni coinvolti, il quale lavorerà in sinergia con un tavolo tecnico, a cui appartengono due operatori amministrativi, due educatori che dovranno seguire direttamente i beneficiari, e una ulteriore figura sociale. Tutti insieme individueranno gli ambiti di intervento e si occuperanno della formazione e del tutoraggio, finanziata da fondi Europei, in modo da rendere quanto prima concreti i progetti che, al momento, saranno rivolti all’ambito ambientale, culturale e sociale».

La soddisfazione dell’assessore Nunziata è di essere riusciti a gestire la regia del procedimento, unendo sotto l’egida dell’Unione Montana un territorio vasto e composito: «Sono davvero orgoglioso del lavoro di tutti i componenti del settore Servizi Sociali. Abbiamo portato a termine un compito non certo facile, che a livello nazionale vede solo poche grandi realtà aver fatto prima di noi, e che sicuramente sarà un’occasione per ridare valore alle persone oltre che al territorio».

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