Fusione Gattinara-Lenta in Valsesia: i cittadini contrari, al referendum vincono i “No”

Gattinara e Lenta hanno detto “No” al progetto di fusione tra i due Comuni che era in programma invece dalle due amministrazioni comunali. Lo ha certificato l’esito del Referendum consultivo regionale svolto domenica. La domanda del quesito era “Volete l’istituzione di un nuovo comune denominato Gattinara mediante fusione dei comuni di Gattinara e di Lenta in provincia di Vercelli?”. A Gattinara, dove hanno votato poco meno di un quarto degli aventi diritto, su 1.641 che hanno votato i No sono stati 987 mentre i voti favorevoli sono stati 654. A Lenta la partecipazione al voto è stata massiccia con l’81% degli aventi diritto: su 570 votanti 420 hanno votato No e 144 sì (sei schede nulle).
Daniele Baglione, vicesindaco di Gattinara e promotore del progetto di fusione assieme al collega di Lenta Giuseppe Rizzi, ha commentato si social: “Tempo fa, abbiamo proposto un’opportunità che avrebbe consentito, se colta, di ottenere 11 milioni di euro per abbattere drasticamente le tasse e aumentare i servizi per tutti. Il referendum ha, finalmente, dato la possibilità alle persone di esprimersi su un’idea. È chiaro che la volontà della maggior parte delle persone è quella di rimanere come siamo. L’ascolto della volontà popolare è alla base di ogni azione che ha come scopo il bene collettivo e va sempre messo al primo posto. Continueremo, come sempre in questi anni, a lavorare anche con Lenta e i lentesi allo sviluppo dei nostri Comuni e del nostro territorio, da Comuni vicini e amici”.

A Livello regionale Andrea Cane, consigliere regionale leghista e che nel partito ha la delega agli Enti locali, oggi ha commentato in una nota: “L’esito del Referendum consultivo regionale è lampante: alla domanda ‘Volete l’istituzione di un nuovo Comune denominato Gattinara mediante fusione dei Comuni di Gattinara e di Lenta in provincia di Vercelli’ la risposta è stata negativa. Le cittadine ed i cittadini di entrambi i paesi, con la loro scelta assolutamente democratica, hanno espresso un chiaro messaggio: non vogliono essere parte di una comunità più grande”. “Forse sarebbe stato meglio chiudere il discorso fusione con un semplice stop – ha aggiunto nella stessa nota in rappresentanza del comitato per il no ‘non conFondiamoci’ Angelo Abbagnano, già sindaco di Lenta dal 1999 al 2009 – deliberando nei Consigli comunali di Lenta e Gattinara la revoca della volontà di fusione, sicuramente avremmo fatto risparmiare soldi alle Amministrazioni pubbliche di ogni grado. Ma visto che tutto questo non è stato fatto, ha parlato il voto dei cittadini”.
“Ci tengo a ricordare – ha proseguito Andrea Cane – che la fusione di Comuni non è obbligatoria, nessuno potrà mai esautorare un Comune italiano, anche il più piccolo, dal suo diritto di decidere autonomamente circa il suo futuro. Con l’Assessore alla Montagna Fabio Carosso stiamo inoltre lavorando per modificare la norma attuale che prevede che il Comune di dimensioni maggiori a fronte di voto positivo faccia una sorta di fusione per incorporazione del più piccolo: noi pensiamo che le regole delle aziende e della finanza valgano anche per l’identità, l’appartenenza, la cultura e le tradizioni di realtà locali in cui davvero vale il detto ‘piccolo è bello’: oggi per gli enti locali del Piemonte è una bella giornata!”.

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2 Commenti

  1. Quale errore di base ha condotto alla sconfitta!?? (o VITTORIA??) ..
    il nome? .. il quesito: “Volete l’istituzione di un nuovo comune denominato Gattinara mediante fusione dei comuni di Gattinara e di Lenta..”??) .. i lentini avrebbero prefirito Lentinara o almeno Gattenta ..
    Certo le ragiono sono ovvie e la motivazione delle economie di scala non regge .. per fortuna i nostri paesi, grandi o piccoli che siano, hanno ancora una propria identità. C’è ancora Speranza nel domani degli uomini di Vercelli e provincia!
    Risultato inequivocabile!!!
    .. “A Gattinara, dove hanno votato poco meno di un quarto degli aventi diritto, su 1.641 che hanno votato i No sono stati 987 mentre i voti favorevoli sono stati 654. A Lenta la partecipazione al voto è stata massiccia con l’81% degli aventi diritto: su 570 votanti 420 hanno votato No e 144 sì (sei schede nulle)”.

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