Vercelli – Un uomo di 69 anni è rimasto gravemente ustionato per l’incendio del suo letto all’ospedale di Vercelli, causato da una sigaretta che lui stesso stava fumando. Le sue condizioni sono definite gravi. L’incidente è accaduto nel pomeriggio di oggi, giovedì 18 gennaio, alle 15, nel reparto di pneumologia al sesto piano (nell’area verde). L’incendio è stato in una delle quattro camere di degenza presenti.
Il pazientie ricoverato, secondo una ricostruzione della stessa Asl, mentre stavo eseguendo una terapia con ossigeno erogato tramite cannule nasali, ha acceso una sigaretta e “violando il divieto, ha iniziato a fumare”. In stanza con lui c’erano anche altri due pazienti che stavano riposando.
Ne è derivata nell’immediato una improvvisa combustione “fenomeno tipico che si scatena quando vengono accese sigarette in atmosfere arricchite di ossigeno”.
L’uomo protagonista della vicenda, L.A., 69 anni residente nella casa di riposo di Piazza Mazzini a Vercelli, si trova ora in rianimazione. Le sue condizioni sono definite gravi, intubato, sedato, in prognosi riservata e verrà trasferito a breve al Centro Grandi Ustionati del CTO di Torino. Gli altri due pazienti non hanno subito conseguenze e sono stati – insieme agli altri degenti presenti nell’ala coinvolta – spostati temporaneamente in chirurgia.
Ad accorgersi tempestivamente di quanto stava accadendo è stata una infermiera di turno, subito supportata da un medico presente in quel momento in reparto; quest’ultimo è riuscito a domare prontamente le fiamme con l’estintore di dotazione. Subito dopo, insieme, hanno portato via tutti i degenti dalla stanza. Successivamente sono poi intervenuti gli operatori della squadra antincendio aziendale e i vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza i locali e effettuato tutti i rilievi necessari.
La camera in cui si è sviluppato l’incendio è stata posta sotto sequestro. Per precauzione tutta l’area coinvolta al momento è stata sgombrata per consentire la pulizia e far sì che l’ambiente possa essere adeguatamente arieggiato. La situazione è sotto controllo. Nell’arco di un paio d’ore – quando gli spazi saranno tutti nuovamente agibili – verrà ripristinata la naturale collocazione di tutti i pazienti.