Vercelli – I fratelli Christian e Manuel Costardi del ristorante Cinzia mantengono la loro prestigiosa “stella” anche nella Guida Michelin 2019 che è stata presentata in pompa magna all’Auditorium Paganini di Parma. Conquistare una “stella” è già un’impresa, ma forse è ancora più difficile mantenerla, ed i fratelli Costardi ci stanno riuscendo alla grande. Ricordiamo che, all’inizio di ottobre, a Firenze, per i due chef vercellesi erano già stati confermati i “tre cappelli” da cuoco che, nella Guida de L’Espresso, indicano l’ottima cucina.
Ma torniamo ai riconoscimenti Michelin. La sessantaquattresima “Guida” promuove 367 ristoranti italiani assegnando 10 “tre stelle”, 39 “due stelle” e 318 “stelle”, tra le quali, appunto, quella ai due chef vercellesi da anni ormai nell’Olimpo della ristorazione italiana.
Tra le novità della “Guida Michelin” 2019, un nuovo “tre stelle” che porta appunto a dieci il numero dei super chef italiani: si tratta di Mauro Uliassi, dell’”Uliassi Cucina di Mare” di Senigallia.
Hanno conservato le loro “tre stelle” anche gli altri magnifici nove. Si tratta del “Piazza Duomo” di Alba, di “Da Vittorio” di Brusaporto (Bergamo), “St. Hubertus” di San Cassiano (Bolzano), “Le Calendre” di Rubano (Padova), “Dal Pescatore” di Canneto sull’Oglio (Mantova), “Osteria Francescana” dei Modena, “Enoteca Pinchiorri” di Firenze, “La Pergola” di Roma e “Reale” di Castello Di Sangro (L’Aquila).
Enrico Bertolini, con sei “stelle” su cinque ristoranti, è lo chef italiano più titolato; grande successo per Antonino Cannavacciuolo, che aggiunge alle due stelle di “Villa Crespi” di Orta San Giulio, una stella a testa ai due “Café & Bistrot” di Novara e di Torino. Delusione invece per Carlo Cracco, che non ottiene l’attesa “stella” per il suo nuovo ristorante nella Galleria di Milano.
Per quanto riguarda il Piemonte, sono 45 le “stelle “ Michelin: abbiamo già visto le tre del “Piazza Duomo” di Alba e le due di “Villa Crespi” di Orta San Giulio. Due stelle anche per l’”Antica Corona Reale” di Cervere per “Al Sorriso” di Soriso e per il “Piccolo Lago” di Verbania.