“Un poeta del colore” è la bella mostra che è stata inaugurata sabato in Santa Chiara, grazie all’Associazione “Artes Liberales” che espone fino al 26 maggio, opere di un pittore particolarmente caro a tutti i vercellesi: Giuseppe Raviglione. Aperta appunto sabato, alla presenza di molte autorità, sindaco in testa, la mostra è stata ammirata domenica; i visitatori potranno ancora vederla venerdì 24, sabato 25 e appunto domenica 26 maggio dalle 16,30 alle 19,30.
Con “Artes Liberales” dell’alacre presidente Pino Croce hanno contribuito a realizzare la mostra i familiari di Raviglione, per l’esattezza i nipoti Raffaele Raviglione, Pier Giuseppe Raviglione e Pietro Rosetta, che hanno messo a disposizone 28 quadri, mentre altre cinque opere sono state fornite da un collezionista.
Nato nel 1897, a Quinto Vercellese nel 1897 e scomparso a Vercelli nel 1986, Raviglione era una cara, familiare presenza a Vercelli, dove, con il suo inconfondibile papillon, amava spesso cogliere anche squarci cittadini con tavolozza e cavalletto. La passione per l’arte, che lo aveva contagiato fin dalla giovane età, lo aveva portato a Parigi, insieme alla moglie Marina Mercanti, dove aveva vissuto innamorandosi degli impressionisti. Come pittore fu considerato anche nella capitale dell’arte tanto da esporre le sue opere al “Boulevard Ausmann”, nel 1929. Quindi il ritorno a Vercelli.
La mostra in Santa Chiara colma una lacuna inspiegabile e consente ai vercellesi di avvicinarsi all’opera di artista di valore, per molti di scoprirlo, per tanti di riscoprirlo.






Davvero!
Finalmente si rende onore
a questo nostro preminente autore,
originalissimo e sempre riconoscibile
(il primo requisito, nell’Arte)
per le sorprendenti prospettive dell’impianto,
per l’equilibrio compositivo,
prerogativa d’altri tempi!!!.