Ritorna in presenza il Festival Internazionale di Poesia Civile, la manifestazione organizzata dall’associazione culturale Il Ponte, presieduta da Luigi Di Meglio, che quest’anno festeggia l’edizione numero diciassette. Tra le novità segnaliamo l’apertura ad altre arti come il cinema la musica, la diffusione in più spazi vercellesi e il coinvolgimento con le scuole cittadine.
Lo slogan scelto è strettamente attuale, ovvero A riveder le stelle. La poesia per l’ambiente, dunque un omaggio a Dante nei settecento anni dalla sua morte e, soprattutto, una riflessione sul problema della sostenibilità e della salvaguardia del pianeta.
Il Festival prenderà il via sabato 27 novembre al Cinema Italia con il Premio Occhio Insonne, assegnato al regista ischitano Leonardo Di Costanzo, autore del film presentato fuori concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, Ariaferma con Toni Servillo e Silvio Orlando. Condurrà la serata Giorgio Simonelli, volto noto agli affezionati del Festival e non solo.
Mercoledì 1° dicembre il momento clou con la consegna del Premio alla Carriera del Festival che quest’anno va a Maurizio Cucchi il quale alle 17 incontrerà gli studenti all’Università Cattolica di Milano e alla sera, ore 21, sarà all’Auditorium Perone della Scuola Musicale Vallotti di Vercelli per ricevere il riconoscimento. Con lui dialogherà Paolo Senna.
Cucchi è nato a Milano, dove vive, il 20 settembre 1945. Esordisce come poeta negli anni ’70 con Il disperso (1976) edito da Mondadori. È stato curatore di Poeti dell’Ottocento, antologia pubblicata nel 1978, del Dizionario della poesia italiana (1983 e 1990), e, con Stefano Giovanardi, di Poeti italiani del secondo Novecento (1996). Tra il 1989 e il 1991 dirige la rivista Poesia.
È autore di versi per teatro come Jeanne d’Arc e il suo doppio (2008) e raccolte: Vite pulviscolari (2009) e Malaspina (2013). Nel 2005 pubblica il suo primo romanzo Il male è nelle cose, a cui seguono La maschera ritratto (2011) e L’indifferenza dell’assassino (2012). Collabora con Il Giorno, La Stampa e Avvenire. Tra i maggiori riconoscimenti si segnalano il Premio Viareggio nel 1983, il Premio Montale nello stesso anno e il Premio Bagutta nel 2014.
Come si legge nella raccolta curata da Interlinea (altro partner storico del Festival): «Creatura assai robotica, appare l’umanità di oggi a un intellettuale come Maurizio Cucchi che s’interroga sulla società liquida e inquinata, tra la superficialità dei social e la profondità delle campagne contro i cambiamenti climatici alla Greta Thunberg, nell’idea che i giovani non sono un corpo indistinto ridotto al gregge e allo sballo. Anzi da loro può venire la capacità di una svolta nel vasto territorio tossico / che sarà nostro lascito e dono».
Il Festival proseguirà giovedì 2 dicembre nell’Aula Magna del Liceo classico Lagrangia con l’incontro Perché poesie sull’ambiente e sui giovani? Gli studenti incontrano Maurizio Cucchi, in cui gli allievi dell’istituto si confronteranno con il poeta su tematiche contemporanee, con la moderatrice Elisabetta Dellavalle.
Alla stessa ora nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo Rosa Stampa Il regalo di Natale: la magia delle parole e della musica, un incontro con lo scrittore, noto al pubblico dei più piccoli, Ferdinando Albertazzi, a cui seguirà un laboratorio con Gabriella Perugini.
Nel pomeriggio, alle 17.30 La riscoperta di un poeta appartato: Werner Lutz, una diretta dall’Università Cattolica di Milano, sulla pagina Facebook del Festival, in cui Lucia Amelia Salvato presenta Werner Lutz a partire dalla prima raccolta italiana Museo del silenzio. Stillemuseum con interventi di Davide Rondoni e Karl Pestalozzi. Alle 18 presso la Biblioteca Civica Negroni, corso Cavallotti 6, a Novara, Dante. Così lontano, così vicino con la presentazione del libro di Bianca Garavelli.
Alle 18.30 nella Casa della Letteratura a Lugano, il dialogo Scrivere con un filo d’erba? recital in musica, tra l’autore e poeta Alberto Nessi e Diego Fasoli, con accompagnamento musicale di Zeno Gabaglio.
Venerdì 3 dicembre alle 11 nell’Aula Magna del Liceo Scientifico Avogadro I poeti morti non scrivono gialli: incontro con Björn Larsson, un dialogo tra lo scrittore svedese e i giovani a partire dal libro, pubblicato da Iperborea nel 2011.
Alle 16.30 alla Biblioteca Civica di via Galileo Ferraris si tiene il Premio di traduzione di poesia civile inedita in Italia riservato agli studenti universitari a cura dei docenti dei corsi di laurea in Lingue e letterature straniere moderne dell’UPO in collaborazione con l’Université de Savoie (Chambéry).
Alle 18.30 all’Auditorium Perone della Scuola Musicale Vallotti La Commedia di un poeta del Novecento, reading di Roberto Sbaratto dal libro di Roberto Cicala Da eterna poesia. Un poeta sulle orme di Dante: Clemente Rebora. Presenta Giusi Baldissone, con accompagnamento musicale di Nicolò Manachino al flauto e Carlot-ta al pianoforte.
Sabato 4 alle 11 al Seminario Arcivescovile La poesia della natura secondo Giancarlo Consonni, con lettura del poeta a partire da Pinoli (Einaudi). Alle 16 sulla pagina Facebook del Festival, il Premio Lyra giovani 2021, con presentazione di Franco Buffoni e reading di giovani poeti. Alle 17 presso il Museo Leone è previsto l’incontro Il portiere caduto alla difesa: il goal in rime da Saba a Cucchi, da Garrincha a Meroni con Riccardo Oliveri, Darwin Pastorin e Paolo Sollier.
Domenica 5 alle 18 il Festival si chiude all’Auditorium Perone della Vallotti, con il Premio Brassens 2021 a Enzo Jannacci in memoria e a Ranuccio Sodi autore del biofilm Lo stradone con bagliore. Intervengono Giorgio Simonelli, Ranuccio Sodi e Daniele Tione al pianoforte.
Per consultare tutto il programma nel dettaglio collegarsi al sito del Festival Internazionale di Poesia Civile.
m.m.