Febbre del Nilo, cinque casi anche a Vercelli

La febbre del Nilo contagia anche Vercelli. Quest’estate sono state cinque le persone colpite dal virus, ma l’Asl assicura che «la situazione è sotto controllo». Tutti i pazienti colpiti dalla febbre del Nilo infatti sono guariti. Sono persone anziane, oltre gli 80 anni, molte delle quali con patologie pregresse o comunque uno stato generale di debolezza. Solo un caso ha riguardato un paziente di 50 anni.

Due di loro hanno sviluppato la forma neuro invasiva, quella più grave. Mentre gli altri hanno mostrato i classici sintomi del contagio, febbre, cefalea, nausea e vomito. Si tratta di pazienti vercellesi. In alcuni casi le persone sono arrivate in Pronto soccorso con malesseri che potessero essere riconducibili al contagio del virus del Nilo, per poi essere trasferiti in reparto. In altri, l’infezione è stata trovata facendo il prelievo e l’analisi del sangue.

In Piemonte a monitorare la situazione la rete curata dal SeReMi, Servizio di riferimento regionale di epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive, che ha verificato un aumento delle diagnosi di virus West Nile nella settimana tra il 27 agosto e il 2 settembre. Nei sei giorni presi in esame sono state riscontrate 7 nuove diagnosi di malattia neuro-invasiva, 2 casi di febbri e 2 donatori identificati nell’ambito delle procedure precedenti al prelievo del sangue. Complessivamente dall’8 agosto (segnalazione del primo caso umano) al 2 settembre in Piemonte sono stati segnalati 24 casi di West Nile: 14 forme neuro-invasive, 3 febbri e 7 positività in donatori.

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