Europei assoluti di hockey: la straordinaria favola di Marco Rondina, che ha arbitrato la finalissima Spagna-Portogallo

Al vercellese Marco Rondina, arbitro internazionale di hockey su pista, la cittadina di Sant Sadurnì D’Anoia, in Catalogna, porta bene visto che, dopo aver arbitrato, nel settembre dello scorso anno, la finalissima del campionato europeo Under 17, tra i padroni di casa della Spagna ed il Portogallo, sabato, ha addirittura arbitrato la finalissima, sempre tra Spagna e Portogallo, ma del Campionato europeo assoluto.

Il match (conclusosi sul 4 a 2 a favore degli spagnoli) è stato condiretto da un altro arbitro italiano: Joseph Silecchia, di Giovinazzo. Se arrivi ad arbitrare la finale degli Europei, significa che sei, indiscutibilmente, tra i migliori direttori di gara del mondo. E per lo sport vercellese, questa è davvero una splendida notizia: tra i primi a festeggiarla pubblicamente, l’assessore allo Sport Mimmo Sabatino.

Come ci aveva raccontato lui stesso lo scorso anno, Rondina, quarantenne, aveva incominciato come arbitro di calcio, arrivando a fare il segnalinee in Serie D. Stava per abbandonare definitivamente questa passione, e mai avrebbe pensato di passare dal calcio all’hockey su pista, quando si è lasciato convincere ad indirizzarsi verso lo sport delle rotelle da due signori arbitri che, essendo a loro volta partiti dal calcio per poi approdare all’hockey, avevano evidentemente visto in lui un degno successore: stiamo parlando di due “draghi” nella direzione arbitrale dell’hockey su pista, due dei migliori di sempre: Filippo Fronte e Alessandro Eccelsi di Novara. 

Rondina in questi giorni in Spagna

Marco Rondina s’era lasciato convincere a sperimentare anche questa nuova strada, un po’ per la curiosità di mettersi alla prova, un po’ perché la moglie,  Valentina Fedrigo, è di una famiglia del rione Isola appassionatissima di hockey.
Mai avrebbe potuto immaginare di proseguire la sua carriera arbitrale (e a che livello!) trasferendosi dall’erba alla pista. Invece è successo proprio così: nel 2016 ha diretto il suo primo match di hockey in serie B, l’anno successivo ha esordito a Trissino e nel 2018 ha incominciato l’avventura in A1, conseguendo due anni dopo il brevetto di arbitro internazionale. Tra i match più prestigiosi diretti In Italia, la finale di Supercoppa del 2022 Trissino-Sarzana e poi, come dicevamo, la finalissima dell’Europeo Under 17 e, nel maggio di quest’anno, la semifinale della Coppa dei Campioni tra le due superpotenze Porto e Barcellona. E sabato, niente meno che l’atto conclusivo dell’Europeo assoluto.

Adesso gli manca solo una finale mondiale, che però Rondina preferirebbe non dirigere mai, perché vorrebbe dire che a giocarsela ci sarebbe l’Italia.

Quell’Italia, ora guidata da Alessandro Bertolucci, che stavolta ha sfiorato l’impresa, cedendo in semifinale proprio alla Spagna, ma solo ai tiri di rigore, dopo che i tempi regolari e supplementari, si erano chiusi sul 4 a 4. Fatali, appunto i rigori: gli iberici hanno poi prevalso 7 a 4.

Ma gli stessi rigori hanno poi arriso agli Azzurri nella finale per il bronzo contro la Francia. Dopo i supplementari si era infatti sul 5 a 5, ma poi l’Italia stavolta ha prevalso: 9 a 8.

Edm

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1 commento

  1. Una bellissima sorpresa
    e una ormai lunga serie
    di finali importantissime!
    .. per arbitrarle ci sarà voluto
    ben + occhio che nel calcio!
    Minimo quindici decimi
    .. roba da veggenti!
    ..
    Unico vercellese ad avere
    un palmares paragonabile
    è l’assessore Sabatino
    ..
    .. .. nell’essere “tra i primi”
    a complimentarsi!

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