Duomo gremito di fedeli per la Solennità del Patrono Sant’Eusebio

 

Duomo gemito di fedeli questa mattina per la messa in onore di Sant’Eusebio, Patrono della città e del Piemonte. Con l’arcivescovo di Vercelli, Marco Arnolfo, che l’ha celebrata, alla presenza di tutti i sacerdoti e di presbiteri di altre diocesi del Piemonte, c’erano anche il cardinale Giuseppe Versaldi, il vescovo di Aosta e presidente della Comunità episcopale piemontese (Cep) Franco Lovignana, il vescovo di Ivrea Edoardo Cerrato ed i vescovi emeriti di Piacenza-Bobbio Gianni Ambrosio, di Biella Gabriele Magna e di Mondovì Luciano Pacomio. Non potevano essere presenti, come ha ricordato monsignor Arnolfo, ma con la preghiera e il pensiero erano nella loro amatissima città, il cardinale e arcivescovo emerito di Vercelli Tarcisio Bertone e l’arcivescovo di Saluzzo Cristiano Bodo, già vicario generale dell’arcidiocesi vercellese. Stessa vicinanza nella Solennità di Sant’Eusebio è stata espressa a monsignor Arnolfo da tutti gli altri vescovi del Piemonte.

Duomo affollato di fedeli, dunque, e in prima fila le autorità tra le quali l’assessore Mimmo Sabatino, con la fascia tricolore in rappresentanza del sindaco Corsaro, il presidente della Provincia Davide Gilardino, il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti e la vice prefetta vicaria Cristina Lanini. Con fascia tricolore era presente anche il vice sindaco di Camagna Monferrato, Luca Beccaria, in una sorta di gemellaggio perché anche il piccolo Comune del Monferrato ha come patrono Sant’Eusebio.

Stupende le esecuzioni, a cura di monsignor Denis Silano della Cappella Musicale della Cattedrale di Vercelli, Vercelli: coro, solisti, voci bianche, quintetto d’ottoni e organo hanno davvero impreziosito la celebrazione del santo Patrono.

Ricordiamo che da sempre Vercelli celebra oggi la festività di Sant’Eusebio mentre nel calendario liturgico la ricorrenza è indicata il 2 agosto. Protovescovo di Vercelli e di tutto il Piemonte, Eusebio, nativo della Sardegna, fu uno dei più strenui oppositori dell’arianesimo e, come tale, anche molto coraggioso perché al Concilio di Milano (nel 355), con la maggioranza dei vescovi ariani e con stesso Imperatore Costanzo II schierato dalla parte del’eresia di Ario, rifiutò di sottoscrivere gli editti conclusivi e per questa ragione venne esiliato in Terra Santa, a Scitopoli, in Palestina, sotto la custodia del vescovo Patrofilo (che egli definiva il “mio carceriere”).

Ed è proprio con la lettura di una celebre lettera dalla Palestina ai suoi fedeli di Vercelli, che si è aperta la celebrazione eucaristica di oggi, esattamente con queste parole di Eusebio: “Fratelli, custodite la Fede con la massima vigilanza”.

Le autorità presenti questa mattina in Duomo

Alla morte dell’imperatore Costanzo, il suo successore, Giuliano, revocò l’esilio e consentì ad Eusebio di tornare a Vercelli, dove godette di enorme considerazione e stima, sia in città sia nel resto del Piemonte. Nel 362 al Concilio episcopale di Alessandria, quando ormai Ario era universalmente riconosciuto come un eretico, si prese la rivincita sui vescovi seguaci dell’arianesimo che lo avevano attaccato sette anni prima, e li perdonò, purché accettassero di ritornare allo stato laicale. Eusebio sarebbe poi morto a Vercelli nel 371.

In breve ricordiamo che secondo il presbitero e teologo berbero Ario (256-336) Cristo è stato creato da Dio e che quindi non fa parte della stessa natura divina del Creatore. Tesi contro cui Eusebio ha combattuto per tutta la sua vita episcopale.

Nella sua omelia di oggi, monsignor Arnolfo ha legato il Vangelo alla vita di Eusebio, dicendo: “Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me. I re, gli imperatori, quando conquistavano un nuovo territorio, soggiogavano la popolazione, imponevano il loro dominio con il giogo delle tasse e altri gravami, senza però toccarli con un dito. Sant’Eusebio, in questo contesto, non ha paura di annunciare un altro Re, molto particolare, che non impone il suo giogo con la forza, ma ci propone di portarlo insieme per camminare nella vera libertà. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me. È un giogo soave, leggero con uno scopo ben preciso».

Al termine della celebrazione eucaristica, il Santissimo è stato esposto all’adorazione animata delle suore figlie di Sant’Eusebio e lo sarà fino alle 16,15, quando incominceranno i Vespri.

Dopo la celebrazione eucaristica, monsignor Arnolfo è subito partito alla volta di Lisbona per partecipare ala Giornata Mondiale della Gioventù, con Papa Francesco. 

Ultima annotazione, all’ingresso e poi all’uscita dopo la Messa, sono stati in molti ad ammirare il nuovo orologio solare “azimutale analemmatico” appena collocato – su donazione di alcuni privati – sul sagrato della Cattedrale.

Ecco diverse immagini della celebrazione religiosa di questa mattina. Le foto sono di Renato Greppi

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5 Commenti

  1. Davvero tanti fedeli;
    con numerosi vescovi
    hanno partecipato alla Celebrazione,
    come solo pochi giorni fa,
    Arnolfo aveva presenziato
    nel giorno dedicato a S.Savino
    in occasione della S.Messa
    presieduta dal Vescovo d’Ivrea
    Mi ha sorpreso (favorevolmente)
    il breve accenno alla “crisi delle democrazie”
    .. poi in altro contesto ne ha (opportunamente,
    per un Capo della Chiesa) accennato ai limiti
    anche fosse, in vece, “perfettissima”.
    Non ho capito il riferimento all’icona
    (indicata con un gesto)
    che Eusebio teneva in gran considerazione
    ma per qualcuno (non specificato)
    sarebbe stata “assurda”
    Forse bisognerebbe riascoltare
    Alcuni cenni e alle sofferenze. della guerra;.
    e, alla fine, non poteva mancare
    (lo si faceva anche negli anni scorsi)
    un riferimento al caldo,
    ma in Duomo direi che si può/potrebbe
    pregare proprio bene, senza tale
    grave assillo .. dei Tempi.

  2. Dopo l’incontro in Vaticano l’ucraino s’è offeso,
    non gli è piaciuto l’olivo della pace
    voleva un dipinto pure lui,
    stupendo come quello del video precedente (v. a 2’17”)
    per questo s’è subito saputo che Zelensky non voleva
    negoziare la pace .. ma vincere la guerra!
    Semplice, no?
    Per facilitare i negiziati (non avendo per il momento ancora vinto)
    ha deciso (in questi giorni) di indire un summit in Arabia Saudita
    con l’assistenza di Turchia e India ma senza la Russia .. geniale!
    .. così, in “UNO” gioca le sue ultime carte e .. da solo
    dovrebbe esser molto più facile mettersi d’accordo!
    ..
    I colloqui di pace per la guerra in Ucraina, senza la Russia
    https://www.today.it/mondo/colloqui-pace-guerra-ucraina-gedda-arabia-saudita-russia.html

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