Code lunghissime a Borgosesia per il cambio del medico di base: rabbia dei cittadini, polemiche della politica

Giornata di passione per la sostituzione del medico di famiglia per i cittadini , sopratutto anziani, che vivono in Valsesia. E tanta rabbia per le lunghe code che si sono formate davanti all’entrata del Lingottino di Borgosesia dove ha sede il centro unico di prenotazione dell’ASL, dove hanno dovuto recarsi coloro i quali non sono riusciti a concludere la procedura per vie informatiche, procedura che era possibile dalla mezzanotte di oggi. Lunghe code dunque, sopratutto di persone anziane, e disagi che hanno scatenato nella giornata non poche polemiche politiche, ma soprattutto la rabbia dei cittadini. La scelta per il nuovo medico di famiglia riguardava Borgosesia, Quarona, Varallo e centri limitrofi. Problema diffuso in Valsesia dove il pensionamento ravvicinato di alcuni professionisti e la difficoltà a trovare sostituti ha creato disagi.

All’attacco della Giunta Cirio la sinistra, per quanto accaduto. Per il segretario regionale del PD e Vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi le code di questa mattina al CUP di Borgosesia sono “l’immagine della gestione della sanità di Cirio e Icardi”. “Le foto arrivate questa mattina dal CUP di Borgosesia – prosegue Rossi – dove i cittadini erano in fila dalle 5 del mattino per il cambio del medico di medicina generale, sono la rappresentazione plastica del fallimento della gestione della sanità di Cirio e Icardi” il commento del segretario regionale del PD e vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi sulle file al CUP di Borgosesia dopo il pensionamento dei medici di medicina generale. Continue promesse, numeri e voli pindarici sul sistema Piemonte, ma la realtà è questa: i cittadini sono costretti a mettersi in coda all’alba per essere assegnati a un altro medico. Una situazione non più sostenibile che mette a serio rischio la tenuta della sanità territoriale” prosegue il consigliere dem che aggiunge “ dove sono le assunzioni promesse da Cirio e Icardi? Come pensano di tutelare il diritto alla salute dei piemontesi, specie nei piccoli comuni? Il modello di Cirio e Icardi è quello del “chi prima arriva, meglio alloggia”. Lo abbiamo denunciato più volte: la programmazione è assente, i numeri dei pensionamenti non vengono compensati dalle assunzioni e la sanità territoriale è sempre più al collasso. Mentre la destra continua con le sue promesse, i cittadini si svegliano all’alba per conoscere le sorti del proprio medico di medicina generale”. 

Rossi poi attacca il sindaco di Quarona, Pietrasanta che su Facebook aveva commentato l’accaduto, sottolineando la non responsabilità dei sindaci: il primo cittadino di Quarona ha ragione quando dice che non è responsabilità dei sindaci. La responsabilità è da suddividere tra la cattiva gestione della sanità regionale a guida Lega e il definanziamento nazionale del sistema sanitario nazionale portato avanti dal governo Meloni. Sulla sanità pubblica è in atto un vero e proprio attacco da parte della destra, come dimostrano anche le interminabili liste di attesa”.
In una nota a firma Da i Ele Baglione, segretario vercellese della Lega, giunta nel pomeriggio, la risposta del centro destra: “Questa mattina al Centro Unico Prenotazioni dell’ASL, a Borgosesia, tantissime persone della zona di Varallo, Quarona, Borgosesia e centri limitrofi si sono messe in coda per avere un Medico di Base che sostituisse i propri, andati in pensione. La situazione che si è venuta a creare non è tollerabile in un Paese civile e, le foto, la mostrano in tutta la sua drammaticità. Non si può pensare che persone anziane e fragili non abbiano una corsia preferenziale e, in ogni caso, la gestione di un cambio medico non deve diventare un problema per nessun cittadino, da nessuna parte ciò avvenga. In questo caso, mancano posti per centinaia di mutuati rimasti, per ora, senza medico. L’Asl è intervenuta direttamente con le risorse umane che ha a disposizione, in particolare il dott. Giordano, Direttore di Distretto, si è adoperato per porre in essere soluzioni tampone per garantire a chi è rimasto privo di medico di ricevere assistenza, individuando come soluzione temporanea gli ambulatori distrettuali, in attesa di reperire la disponibilità di ulteriori medici di base a cui l’Asl sta lavorando da tempo e con la massima priorità”. La nota poi aggiunge:  Questi i riferimenti degli ambulatori distrettuali con orari e luoghi di apertura:

https://www.aslvc.piemonte.it/news/1647-presa-in-carico-cittadini-privi-del-medico-di-medicina-generale-in-valsesia-e-valsessera?fbclid=IwAR2GRWZUi0z1DlY0NW0ocp4oUkJdo_G1MaIRoq2qP-oaiKc-WWPeymVH65M

 

Conclude Baglione: “Il problema della carenza di medici di base è però un’emergenza nazionale e come tale va affrontata, con soluzioni alternative ed emergenziali, non si può pensare di risolvere la situazione con regole e leggi che andavano bene 40 anni fa e su questo argomento, non possono esistere divergenze di opinioni, così come lasciano il tempo che trovano le polemiche sterili dei soliti politici o ex politici che per un like in più scrivono cose ovvie senza uno straccio di proposta. Su questo tema, come su tutto ciò che riguarda la Sanità pubblica, insieme a tutti gli amministratori locali, all’Asl e alle Istituzioni coinvolte lavoreremo per porre un argine ad un problema ormai endemico per individuare le soluzioni da applicare, avendo come unica priorità la tutela di un diritto fondamentale sancito dalla nostra Carta Costituzionale, il Diritto alla Salute di ogni singolo cittadino”.

Una ulteriore nota serale del Pd vercellese sottolinea: “Era già noto che dal primo agosto 2023 sarebbe entrato in servizio, per gli abitanti di Varallo, Quarona , Borgosesia e comuni limitrofi, un nuovo Medico di famiglia.

Era già noto che dal primo agosto 2023 il nuovo Medico si poteva scegliere o attraverso il portale o, in alternativa, recandosi al CUP.

Era già noto che l’arrivo del nuovo Medico non sarebbe stato sufficiente a soddisfare le richieste dei molti mutuati che attualmente sono senza Medico di famiglia (si precisa che già nei mesi scorsi sono andati in pensione altri Medici).

Quindi ci domandiamo: se tutto questo era già noto sia ai Dirigenti dell’ ASL VC sia al Sindaco di Borgosesia, referente del Comitato dei Sindaci e stando  a quanto da loro stessi dichiarato si stavano adoperando per cercare ulteriori soluzioni, era possibile prevedere che il primo agosto 2023 un numero elevato di mutuati si sarebbe presentato agli sportelli del CUP?

Ma quali soluzioni sono state trovate per non mettere in difficoltà i cittadini che ora temono di restare senza Medico di base?

Siamo perfettamente consapevoli della problematica legata alla carenza dei Medici di famiglia, problematica che colpisce oramai quasi tutto il territorio nazionale ma quello che chiediamo alle autorità competenti è la chiarezza e la coerenza nelle comunicazioni ai cittadini, il rispetto, l’attenzione e la considerazione che deve esserci nei confronti dei territori , soprattuto quelli come la Valsesia, che da sempre vivono sulla loro pelle il disagio delle zone periferiche”.

 

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2 Commenti

  1. Incredibile! Code al Cup. Mai sentito dire.
    Se è anche vero che le circostanze concomitanti
    non erano consuete, e quindi le code.. . crescenti..
    quasi prensili..
    ed è piuttosto vero che avere un medico di famiglia
    sia il minimo che ci si aspetti,
    se è vero che probabilmente a tanto affollamento
    i borgosesini non erano abituati
    Va anche detto che, stando alla foto,
    probabilmente i più “fragili”
    se n’erano già tornati a casa, pur se resilienti..
    bestemmiando in dialetto!
    .. al massimo qualcuno se n’ando’ al pronto soccorso.
    Senza far tante storie. Mica sono scemi.. loro.
    È gente pratica.
    Chissà se poi tutti han potuto aggiudicarsi.. “la Salute”
    cioè, finalmente, un medico.. neoassunto dall’ASL

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