Dopo anni di attesa finalmente il Sant’Andrea ha un nuovo Pronto soccorso

L’inaugurazione: il dottor Tua con Eva Colombo taglia il nastro del nuovo Pronto soccorso (Foto Greppi)

Lo abbiamo aspettato da anni, da decenni. Ma finalmente da questo pomeriggio Vercelli ha un nuovo Pronto soccorso, ampliato di circa 300 metri quadri che consentirà non di aumentare il numero dei degenti (affermarlo sarebbe una sciocchezza), ma di occuparsi meglio di coloro che dovranno usufruire del servizio, come ha ben chiarito il primario, Aldo Tua. I lavori sono incominciati il 21 aprile 2021 e la certificazione di fine lavori porta la data del 20 gennaio di quest’anno.

Il dottor Tua illustra il nuovo Pronto soccorso

Con l’ampliamento inaugurato oggi, dopo la benedizione dell’arcivescovo Marco Arnolfo, il Pronto soccorso dell’ospedale di Vercelli passa a circa mille metri quadrati di superficie e si arricchisce di camere e di ambulatori all’avanguardia tecnologica, tutti climatizzati e a controllo di vista diretto da parte dal personale: ad esempio nell’area in cui il paziente dovrà essere valutato, entro le canoniche 36 ore, per stabilire se e dove debba essere ricoverato, oppure dimesso con terapie domiciliari opportune.

A questa nuova struttura si potrà accedere direttamente dall’esterno, per quanto riguarda i casi più gravi (che saranno accolti nelle stanze “Shock”) ed i più è previsto un collegamento diretto anche con l’area radiologica. 

Ovviamente, gli attuali 700 metri quadrati non saranno abbandonati, ma con l’arrivo di questi,  aggiuntivi e iper tecnologici, l’auspicio è di riuscire a sgravare il “vecchio” Pronto soccorso ed il sogno è, un giorno, di non avere più barelle in corridoio, o almeno di averne il minor numero possibile.

La direttrice generale Eva Colombo con il prefetto Lucio Parente

La presentazione del  Pronto soccorso, alle autorità e alla stampa,  ha avuto oggi due momenti separati: prima nell’aula magna dell’ospedale, poi direttamente nella struttura, ancora senza malati.

Doveva essere presente l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, che è però stato trattenuto a Torino per ragioni impreviste. Al suo posto ha parlato, portando il saluto dell’assessore, il presidente della Commissione Sanità Alessandro Stecco. Tra i presenti, il prefetto Lucio Parente e il questore Maurizio Di Domenico, che, in partenza da Vercelli per diventare questore di Parma, è stato salutato e ringraziato dalla direttrice generale dell’Asl Eva Colombo. La Provincia era rappresentata dal presidente Davide Gilardino,  il Comune dal vice sindaco Massimo Simion e dall’assessore (e dipendente dell’Asl) Ombretta Olivetti. C’erano anche un altro consigliere regionale,Carlo Riva Vercellotti, ed i vertici delle altre forze dell’ordine: dalla Guardia di Finanza ai Carabinieri.

Eva Colombo ha illustrato i costi della nuova struttura che ammontano a 1.759.282, 80 milioni di euro: fondi dell’Asl e i cosiddetti “fondi Arcuri”, cioè i soldi del piano di investimenti varato durante l’emergenza Covid per rafforzare il sistema sanitario nazionale, che prevedeva esplicitamente interventi sui pronti soccorso. E poi, in breve, la numero uno dell’Asl vercellese ha ricordato che sono in cantiere altre importanti novità per il nostri ospedale come il nuovo acceleratore lineare per la Radioterapia (che costa 2,1 milioni) e una nuova Risonanza magnetica da 915 mila euro.

La direttrice sanitaria aziendale Fulvia Milano ha aggiunto all’elenco la nuova Dermatologia, che utilizzerà tecniche operatorie all’avanguardia come la micrografia di Mohs, la rinnovata Cardiologia (con il completamento della nuova Unità coronarica) e la nuova Reumatologia, da sempre un vanto per Vercelli. La dottoressa Milano ha pure ricordato che sono in cantiere sia un nuovo Pronto soccorso sia una nuova Terapia intensiva anche per l’ospedale di Borgosesia.

Dal canto suo, il primario Aldo Tua è stato un vero signore nel dare merito della nuova struttura anche a chi lo ha preceduto “anche per l’individuazione dell’area”. Ed era presente, molto contenta perché si trattava di un suo vecchio sogno, la primaria precedente Roberta Petrino.

L’ex primaria Robertas Petrino con il dottor Stecco

Il dottor Tua ha sottolineato quattro aspetti, vantaggi e problemi  essenziali legati  nuova struttura. Primo, saranno garantiti maggior comfort per i pazienti, e maggiore sicurezza per i pazienti stessi e per gli operatori, ed infine vengono ottimizzati i percorsi; secondo, diventa necessario completare l’organico medico e adeguare quello delle altre figure professionali; terzo, è stato indispensabile avviare un concorso per dirigenti medici e, a questo proposito, il dottor Tua ha spiegato che si sono presentati diversi specializzandi: adesso toccherà all’Asl contrattualizzarli; quarto, viene garantita  una migliore gestione della degenza in Pronto soccorso e sarà valorizzata l’attività semi-intensiva svolta nel Dea. 

Interessanti anche le cifre fornite dall’Asl sui numeri degli accessi negli ultimi anni al Pronto soccorso di Vercelli. Nel 2019 – anno pre-Covid – erano state 40.728, crollate a 25.249 (causa Covid) nel 2020, in ripresa gli accessi nel 2021: 29.333. E lo scorso anno si è risaliti a 34.451

Poi è incominciata la visita pratica, preceduta dalla benedizione dell’arcivescovo.

Dopodiché, si è passati alla Piastra dove, al quinto piano,  è stata installata la nuova Centrale operativa territoriale (Cot), in attesa di poterla collocare definitivamente nella Casa Salute che sarà realizzata all’ex Inam. Eva Colombo aveva spiegato agli ospiti che è stata realizzata con una spesa molto contenuta: poco meno di 34 mila euro, 23.905 per i lavori, diecimila per gli arredi. 

Le Cot, come ha spiegato il responsabile del Distretto sanitario Germano Giordano, sono strutture organizzative che devono coordinare i servizi sul territorio, cioè extra ospedalieri, anche fronteggiando gravi problemi come ad esempio, come ha ricordato, il dottor Giordano i duemila utenti rimasti senza medico di famiglia perché non erano riusciti trovare un sostituto del loro dottore andato in pensione.

Ma sono innumerevoli i problemi che le Cot devono affrontare e possibilmente risolvere: dalle cure domiciliari a quelle palliative, dalle attività ambulatoriali alla medicina penitenziaria.

Edm

Nelle foto di Renato Greppi altri momenti delle inaugurazioni di oggi

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4 Commenti

  1. “Lo abbiamo aspettato da anni, da decenni. Ma finalmente da questo pomeriggio Vercelli ha un nuovo Pronto soccorso, ampliato di circa 300 metri quadri che consentirà non di aumentare il numero dei degenti (affermarlo sarebbe una sciocchezza), ma di occuparsi meglio di coloro che dovranno usufruire del servizio, come ha ben chiarito il primario, Aldo Tua.)”
    ..
    infatti ..
    ..
    “il paziente dovrà essere valutato, entro le canoniche 36 ore, per stabilire se e dove debba essere ricoverato, oppure dimesso con terapie domiciliari opportune.”
    ..
    Fra le normali cure o prevenzione svolte nel Pronto-soccorso è certamente compresa la nuovissima sintomatologia dell’ “improvviso malore” che, stando alla cronaca di questi ultimi giorni, è stata risolta definitivamente anche a Vercelli ed a livello scientifico e non se ne dovrà più parlare.
    ..
    un po’ di storia:
    cinque anni fa .. finalmente:
    Esercitazione Pronto Soccorso del 18 novembre a Vercelli
    https://www.youtube.com/watch?v=V68gSMxY0Yk
    1-c.

    • “persone preparate, coscienziose e competenti…” un augurio che non può che essere condiviso da chiunque .. “Fusse che fusse la volta bona”, diceva Nino Manfredi .. un po’ più recentemente (e poco ottimisticamente) Nanni Moretti:
      La messa è finita. Nanni Moretti: ” .. la fedeltà reciproca”
      https://www.youtube.com/watch?v=1e-p_XXNDxY

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