Vercelli – Patria di Armando Donna, uno dei più grandi incisori del Novecento (eccelso nell’antica arte del bulino), grazie ad un ex veterinario convertitosi appunto all’incisione, al punto da diventare un punto di riferimento per tutti i cultori di questa raffinata arte in Italia e all’estero, Roberto Gianinetti, Vercelli si sta sempre più imponendo a livello internazionale nell’ambito di questa tecnica artistica. E il 21 settembre scorso, un gruppo di artisti e appassionati ha costituito un’associazione che ha sede in via Sant’Ugolina 30 e che si chiama “Printmaking Vercelli”. L’hanno creata lo stesso Gianinetti, che ne è diventato presidente, Albina Dealessi, Dora Iannotti, Alessia Meglio, Pierangela Orecchia, Silvio Pozzati, Paolo Seghizzi e Renata Torazzo.
Primo atto dell’associazione, per presentarsi autorevolmente alla città, un workshop che la sede di via Sant’Ugolina ospiterà da domenica 7 a mercoledì 10 ottobre con artisti serbi appositamente invitati. La sera dell’inaugurazione, al monastero di Santa Chiara, con inizio alle 21, è previsto un concerto, sempre a cura di musicisti serbi (tre donne: il soprano Aleksandra Ristic, la flautista Ana Velickovic-Igic e la pianista Ingrid Jancovic) radunatosi nel Trio Anima. Serata ovviamente dedicata alla musica serba a cura di tre docenti della Music Academy di Nis, uno degli ensemble più quotati del Paese.
A proposito di questo straordinario fenomeno in ascesa a Vercelli della riscoperta dell’incisione artistica, Gianinetti osserva: “Siamo abituati a cercare, nelle stampe e nelle incisioni, immagini di vedute antiche, storiche, del passato: paesaggi, borghi, città. Osserviamo come la gente vestiva, quali animali lavoravano le campagne, strade, monumenti che ora sono scomparsi. Nel contemporaneo dal 2017 al 2019, a Vercelli, a Kazan, a Lodz e poi ancora a Vercelli (un ritorno) alcuni artisti incisori hanno affrontato il Medioevo vercellese contaminato dal contemporaneo. Un fast-food in Piazza Cavour; ibis e dragoni del Museo Leone che volano tra architetture del centro storico; l’Agnus Dei del S. Andrea collocato tra gli assi cartesiani della geometria. Artisti russi e polacchi e vercellesi hanno inciso e stampato, presso i laboratori di Printmaking Vercelli, questi ed altri paradossi. Le opere sono state esposte a Kazan e a Mosca, proprio lo scorso mese di agosto, cristallizzate all’interno di un bel catalogo con il S. Andrea in prima pagina. A gennaio 2019 sarà Lodz, città polacca tra le più importanti nel campo dell’incisione, ad ospitare tali lavori, arricchiti dalle nuove esperienze sovietiche. In primavera si tornerà a Vercelli, per concludere questo percorso creativo ed espositivo. E dal 7 ottobre appunto inizierà il nuovo workshop sulla musica e sugli strumenti musicali con artisti e accademici della Serbia”.
(Nella foto, Roberto Gianinetti)





