Domenica in Duomo si celebrano i 200 anni dalla scomparsa di Viotti: di scena la Ducale e la Cappella Eusebiana

Il 3 marzo 1824 si spegneva a Londra Giovanni Battista Viotti. Secondo la bellissima e monumentale biografia di Remo Giazotto, morì alle 7 del mattino nella casa degli amici Chinerry, genitori, figlia e genero, che lo avevano amorevolmente ospitato in Barkley Street, a Portman Square. Parigi, la sua Parigi, si era completamente dimenticata si lui, e per sua fortuna, gli erano rimasti gli amici londinesi, che accolsero un Giovan Battista Viotti spento e rassegnato nella stanza più spaziosa e confortevole della loro casa, consentendogli di trascorrere gli ultimi aanni della sua vita “in un’apatia serena e rassegnata”.

Quello che era stato fino a pochi anni prima il più acclamato violinista in Francia, morìnpressoché in povertà, lasciando poco o nulla, ma anche due violini, tra cui uno Stradivadi, e fu sepolto,  alla presenza di pochi amici, nella parrocchia di St. Marylebone. Aveva 68 anni.

E il 3 marzo 2024, esattamente a due secoli di distanza, il XXVI Viotti Festivalricorda il più importante violinista e compositore piemontese di ogni epoca, nonché autore di estrema importanza nella storia della musica, con una giornata intera ambientata a Fontanetto Po, paese natale di Viotti, e a Vercelli. Questo 3 marzo 2024segna l’apertura ufficiale delle celebrazioni per il bicentenario viottiano, che porteranno al Festival solisti di caratura mondiale e daranno il via a due mesi nei quali il grande vercellese sarà, come merita, assoluto protagonista. Ma rappresenta anche il culmine di un progetto di riscoperta e valorizzazione iniziato oltre 25 anni fa da Guido Rimonda e Cristina Canziani: un progetto che ha trovato nel Viotti Festival il suo fulcro e che oggi riconsegna idealmente all’immenso patrimonio artistico italiano una figura di prima grandezza.

Tutti questi significati si condenseranno in una giornata, quella di domenica, che vivrà due momenti distinti. Alle ore 10, infatti, l’appuntamento sarà a Fontanetto Po, dove la Banda Musicale Viotti accompagnerà il pubblico per le vie del paese fino alla Chiesa Parrocchiale. Qui verrà celebrata la S. Messa, accompagnata dalle note di Guido Rimonda al violino e del Gruppo d’archi della Camerata Ducale. Al termine della funzione, sempre Guido Rimonda con il Gruppo d’archi della Camerata Ducale proporrà un omaggio a Viotti, nel corso del quale si potrà sicuramente ascoltare la meravigliosa Meditazione in preghiera.

Le celebrazioni si sposteranno poi a Vercelli, dove – dopo un itinerario guidato ancora dalla Banda Musicale Viotti – si raggiungerà il cuore della vita religiosa e culturale vercellese, ossia la Cattedrale di Sant’Eusebio.

Qui, alle ore 17 verrà eseguita la sontuosa Messa “Dell’incoronazione” di Wolfgang Amadeus Mozart. Un’opera estremamente impegnativa, che coinvolgerà anche due persone di assoluta eccezione. Direttore sarà infatti don Luciano Condina, parroco a Vercelli e per oltre un decennio flautista proprio di quella Camerata Ducale (con Guido Rimonda al violino) che oggi si trova a dirigere, mentre il fondamentale ruolo di direttore del coro – la Cappella Musicale Eusebiana unita per l’occasione al Coro da camera di Torino – sarà affidato a monsignor Denis Silano, anche lui parroco a Vercelli e inoltre musicologo, compositore e specializzato in musica sacra. Il Coro da Camera di Torino sarà diretto da Dario Tabia, mentre i solisti saranno Arianna Stornello (soprano), Giulia Taccagni (contralto), Bekir Serbest (tenore) e Davide Sacco (basso).

Alla Messa mozartiana farà seguito la funzione religiosa, che sarà officiata dal Vescovo di Vercelli monsignor Marco Arnolfo. Si tratterà di una messa cantata, con musiche del compositore fiammingo Orlando di Lasso, dello stesso don Silano, di Pierluigi da Palestrina, e di due importanti del Settecento e dell’Ottocento: Francesco Antonio Vallotti (un’Ave Regina dei Cieli nella revisione di don Silano) e di Giovanni Domenico Perotto. Conclusa la Messa, sempre Guido Rimonda con la Camerata Ducale proporrà un omaggio conclusivo a Giovan Battista Viotti.

Sempre a proposito del Bicentenario Viottiano, mercoledì alle 11, al “Maio Restaurant” di piazza Duomo, a Milano, sarà presentata, in conferenza stampa, la Mostra “Viotti e Stradivari: la ricerca della perfezione” in programma in Arca dal 13 aprile al 2 giugno.

 

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