Vercelli – La città si stringe attorno ai lavoratori dopo la traumatica notizia che lo stabilimento sulla strada per Trino verrà chiuso (e probabilmente venduto) e che 163 lavoratori perderanno il posto, mentre dovrebbero rimanere in attività 125 lavoratori in una Newco che insedierà nel vecchio stabilimento di casale Monferrato.
Anche se la solidarietà ovviamente ben accetta, i lavoratori cercheranno come sempre di fare gruppo per fronteggiare una situazione drammatica.
E’ il segnale che parte dalla Rsu, che oggi ha inviato questa sollecitazione a tutti i dipendenti: “Rinnoviamo ancora l’invito a tutti a presentarsi doman i mattina davanti ai cancelli degli stabilimenti. Nei prossimi giorni l’esposizione mediatica sarà massima in particolare domani ci sarà una tv nazionale (Rete4, ndr) che realizzerà un servizio sulle nostre iniziative. Tutto questo ci potrà aiutare a sbloccare la discussione e a coinvolgere maggiormente le istituzioni nel tentativo di ottenere agevolazioni e allungamento della durata degli ammortizzatori sociali”.
Prosegue l’invito della Rsu ai lavoratori: “Non possiamo apparire già rassegnati al destino che al contrario possiamo ancora determinare. Vi aspettiamo davanti ai cancelli già dalle 7,30. Per quelli di Casale alle 9,30 si faranno delle macchinate per andare a Vercelli prima davanti allo stabilimento e poi in prefettura. Il nostro posto di lavoro è a rischio, continuiamo a rimanere uniti e solidali come lo siamo stati in tutti questi anni,dove compatti attorno ai nostri principi abbiamo superato tutte le avversità che ci si sono presentate. A domani !!!”.
Dunque due giorni di sciopero, per ora, domani e martedì, con presidio dello stabilimento. Alle 11 di domani una delegazione dei dipendenti sarà ricevuta dal prefetto Garsia. Va rilevato che la “Cerutti” era l’ultima grande fabbrica rimasta a Vercelli, dopo la crisi prima della Montefibre e poi delle grandi industrie tessili, Faini, Bocchio, Pettinatura Lane e, in tempo più recenti, il trasloco sul territorio novarese della Sambonet, e la chiusura anticipata della Tmi.
Di industrie rilevanti rimane la Ykk, che però è a Prarolo.





