Domani al via il test sierologico nazionale sulla diffusione del Covid: in Piemonte coinvolte 8099 persone, 277 a Vercelli

Sarano 8099 in Piemonte i cittadini che, a partire da domani, mercoledì 27 maggio, si sottoporranno all’indagine di siero-prevalenza della popolazione sul SARS-COV-2, promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con l’ISTAT. La ricerca è su base nazionale e in totale il campione sarà, in tutta Italia, di 150.000 persone.

Lo annuncia la Regione che sottolinea come “Lo studio permetterà di determinare l’estensione e la prevalenza dell’infezione nella popolazione generale, di individuare la proporzione di persone nella popolazione che ha sviluppato una risposta di anticorpi e delineare le differenze di siero-prevalenza tra le varie fasce di età, di localizzazione territoriale e di professione, così da meglio comprendere le caratteristiche epidemiologiche e la patogenesi del virus”.

Ad oggi, come sappiamo, la strategia per la sorveglianza del SARS-COV-2 messa in atto dalla Regione si è basata essenzialmente sull’impiego dei tamponi naso-faringei concentrata principalmente su pazienti sintomatici, sospetti o contatti ad alto rischio di casi confermati in gruppi di popolazione specifici. Con questa strategia era di fatto difficile valutare la frazione di infezioni paucisintomatiche o asintomatiche che non richiedono assistenza medica. “Ecco allora il cambio di rotta con questa indagine, utile anche per comprendere il ruolo delle infezioni asintomatiche o sub-cliniche nella trasmissione da persona a persona di COVID-19 che non è ancora ben compreso, come non è ancora chiaro se soggetti asintomatici possano essere in grado di contagiare altri individui e quando nel decorso subclinico della malattia” dice la Regione.

Aggiunge poi la Regione: “Per la comprensione della diffusione dell’infezione virale e per determinarne la vera prevalenza sono necessari estesi test sierologici; è da sottolineare che la sola presenza di anticorpi nel sangue non si traduce necessariamente in immunità, poiché non tutti gli anticorpi sono in grado di neutralizzare il virus. È fondamentale però dimostrare per quanto tempo gli anticorpi persistono dopo l’infezione, sia nei casi lievi che gravi di COVID-19; al momento non è chiaro per quanto tempo rimangano anticorpi contro SARS-CoV-2 nel siero, anche se studi preliminari suggeriscono che potrebbero durare 49 giorni o più”. Questa indagine di siero-prevalenza è promossa dal Ministero della Salute e dall’ISTAT, e realizzata in collaborazione con le Regioni, le Province Autonome e la Croce Rossa Italiana, con il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta e prevede i test su persone di tutte le età, scelte in modo casuale.

 

Come avverrà il prelievo e il contatto con i soggetti selezionati per il test

La Regione Piemonte, come detto, partecipa con un campione di 8099 soggetti distribuiti fra tutte le ASL del territorio, di questi 277 saranno a Vercelli.

Un servizio di Call center con personale della Croce Rossa Italiana (CRI) adeguatamente formato contatterà i soggetti campionati e selezionati, fornirà una sintetica illustrazione delle finalità del progetto, verificando la disponibilità all’effettuazione del prelievo di sangue venoso e assegnerà il relativo appuntamento per il prelievo presso i Punti Prelievo individuati in Piemonte. La CRI si occuperà esclusivamente di effettuare i prelievi domiciliari.

Al momento dell’effettuazione del prelievo alle persone campionate verrà richiesto di leggere attentamente e sottoscrivere un modulo di consenso informato al trattamento sanitario che sarà controfirmato dal personale sanitario, raccolto e conservato presso le Unità di prelievo.

I campioni di sangue saranno successivamente processati dai quattro Laboratori regionali individuati per l’indagine.

Se il test sierologico risulterà positivo, cioè rileverà la presenza di anticorpi specifici, il risultato verrà notificato immediatamente al Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta e alla Azienda Sanitaria competente che provvederà al temporaneo isolamento domiciliare e a effettuare un tampone nasofaringeo. In caso di positività al tampone, il soggetto verrà preso in carico come caso confermato e continuerà l’isolamento; in caso contrario non vi sarà necessità di prolungare ulteriormente l’isolamento domiciliare.

Conclude la Regione: “L’intervento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta risulta cruciale in quanto dovranno sostenere l’importanza dell’indagine per la collettività, tramite una adeguata informazione e sensibilizzazione dei soggetti campionati. Verrà loro fornito l’elenco nominativo dei soggetti selezionati affinché informino i propri assistiti rientranti nel campione dell’indagine in corso e dell’importanza di partecipare”.

Per eventuali informazioni: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=4805

 

Sarano 8099 in Piemonte i cittadini che, a partire da domani, mercoledì 27 maggio, si sottoporranno all’indagine di siero-prevalenza della popolazione sul SARS-COV-2, promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con l’ISTAT. La ricerca è su base nazionale e in totale il campione sarà. In tutta Iatlia, di 150.000 persone.

Lo annunci ala Regione che sottolinea come “Lo studio permetterà di determinare l’estensione e la prevalenza dell’infezione nella popolazione generale, di individuare la proporzione di persone nella popolazione che ha sviluppato una risposta di anticorpi e delineare le differenze di siero-prevalenza tra le varie fasce di età, di localizzazione territoriale e di professione, così da meglio comprendere le caratteristiche epidemiologiche e la patogenesi del virus”.

Ad oggi, come sappiamo, la strategia per la sorveglianza del SARS-COV-2 messa in atto dalla Regione si è basata essenzialmente sull’impiego dei tamponi naso-faringei concentrata principalmente su pazienti sintomatici, sospetti o contatti ad alto rischio di casi confermati in gruppi di popolazione specifici. Con questa strategia era di fatto difficile valutare la frazione di infezioni paucisintomatiche o asintomatiche che non richiedono assistenza medica. Ecco allora il cambio di rotta con questa indagine, utile anche per comprendere il ruolo delle infezioni asintomatiche o sub-cliniche nella trasmissione da persona a persona di COVID-19 che non è ancora ben compreso, come non è ancora chiaro se soggetti asintomatici possano essere in grado di contagiare altri individui e quando nel decorso subclinico della malattia.

Scrive la Regione: “Per la comprensione della diffusione dell’infezione virale e per determinarne la vera prevalenza sono necessari estesi test sierologici; è da sottolineare che la sola presenza di anticorpi nel sangue non si traduce necessariamente in immunità, poiché non tutti gli anticorpi sono in grado di neutralizzare il virus. È fondamentale però dimostrare per quanto tempo gli anticorpi persistono dopo l’infezione, sia nei casi lievi che gravi di COVID-19; al momento non è chiaro per quanto tempo rimangano anticorpi contro SARS-CoV-2 nel siero, anche se studi preliminari suggeriscono che potrebbero durare 49 giorni o più”. Questa indagine di siero-prevalenza è promossa dal Ministero della Salute e dall’ISTAT, e realizzata in collaborazione con le Regioni, le Province Autonome e la Croce Rossa Italiana, con il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta, e prevede a livello nazionale l’arruolamento di un campione di 150.000 persone, di tutte le età, scelte in modo casuale.

 

Come avverrà il prelievo e il contatto con i soggetti selezionati per il test

La Regione Piemonte, come detto, partecipa con un campione di 8099 soggetti distribuiti fra tutte le ASL del territorio, di questi 277 saranno a Vercelli.

Un servizio di Call center con personale della Croce Rossa Italiana (CRI) adeguatamente formato contatterà i soggetti campionati e selezionati, fornirà una sintetica illustrazione delle finalità del progetto, verificando la disponibilità all’effettuazione del prelievo di sangue venoso e assegnerà il relativo appuntamento per il prelievo presso i Punti Prelievo individuati in Piemonte. La CRI si occuperà esclusivamente di effettuare i prelievi domiciliari.

Al momento dell’effettuazione del prelievo alle persone campionate verrà richiesto di leggere attentamente e sottoscrivere un modulo di consenso informato al trattamento sanitario che sarà controfirmato dal personale sanitario, raccolto e conservato presso le Unità di prelievo.

I campioni di sangue saranno successivamente processati dai quattro Laboratori regionali individuati per l’indagine.

Se il test sierologico risulterà positivo, cioè rileverà la presenza di anticorpi specifici, il risultato verrà notificato immediatamente al Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta e alla Azienda Sanitaria competente che provvederà al temporaneo isolamento domiciliare e a effettuare un tampone nasofaringeo. In caso di positività al tampone, il soggetto verrà preso in carico come caso confermato e continuerà l’isolamento; in caso contrario non vi sarà necessità di prolungare ulteriormente l’isolamento domiciliare.

Conclude la Regione: “L’intervento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta risulta cruciale in quanto dovranno sostenere l’importanza dell’indagine per la collettività, tramite una adeguata informazione e sensibilizzazione dei soggetti campionati. Verrà loro fornito l’elenco nominativo dei soggetti selezionati affinché informino i propri assistiti rientranti nel campione dell’indagine in corso e dell’importanza di partecipare”.

Per eventuali informazioni: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=4805

 

 

 

Elenco persone sottoposte al test diviso per Asl piemontese

ASL CITTA’ DI TORINO 1628

ASL TO3  974

ASL TO4  1096

ASL TO5  563

ASL VC  277

ASL BI  321

ASL NO  580

ASL VCO  399

ASL CN1  788

ASL CN2  304

ASL AT  345

ASL AL  824

 

Totale 8099

 

 

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