Cari presidenti di B, la sensazione è che per intascare circa 700 mila euro in più a testa, abbiate deciso di portare il campionato a 19 squadre negando i sacrosanti diritti di tre società ad essere ripescate; per questo posso dire, con estrema franchezza, che siete, in solido, una delusione enorme?
State mettendo a segno questo “golpe” con la protervia di chi fa comunella per qualche soldo in più, inventando la giustificazione strampalata che, con una riduzione del numero delle squadre e dunque meno turni da giocare, si migliorerebbe il livello tecnico del campionato: raccontatela alle vostre nonne e alle vostre sorelle.
L’unica ragione per cui volete affossare i diritti delle società meritevoli di essere ripescate sono i 13-15 milioni che intaschereste tutti assieme per la vostra pensata.
E adesso alla scarsa considerazione che provo nei vostri confronti si sta aggiungendo quella verso il commissario della Federcalcio che, dopo aver cercato di resistere al vostro “colpetto di stato”, parrebbe ora intenzionato a darvi ragione benedicendo la buffonata del sorteggio di lunedì. Meno male che già la Lega Pro lo ha diffidato dal compiere quest’atto illegittimo. E meno male che c’è pure l’Associazione calciatori ad intromettersi contro il vostro disegno, per bocca di una persona seria qual è il presidente Damiano Tommasi che ha ricordato i diritti delle squadre ripescabili e fatto una considerazione inoppugnabile, che smonta tutte le vostre tesi meramente opportunistiche.
Ha detto infatti Tommasi, e sarà il caso che lo mandiate a memoria: “Il ripescaggio non è solo una questione sul format. La scomparsa di una squadra, il fatto che non abbia i requisiti per iscriversi l’anno dopo, significa che sul campo è stato leso il diritto di qualcun altro che ha fatto le cose in regola”. Il qualcun altro che deve, per giustizia, poter essere ripescato.
Capisco che queste parole pesino come pietre e che cercherete in ogni modo di ignorarle. Ma cerchi di mandarle a memoria anche il commissario Fabbricini. La Federcalcio arriva dalla vergogna di una mancata qualificazione ad un Mondiale, non si renda protagonista appena due mesi dopo di un’altra vergogna.
Con totale disistima, vostro
Enrico De Maria