Le dichiarazioni di questi giorni del Ministro dell’Interno Matteo Salvini hanno sollevato, tra i suoi avversari politici, una serie di reazioni che spesso hanno travalicato la semplice opposizione. Tra queste vi è anche una dirigente della Regione Piemonte che, ora, si trova al centro di un’aspra polemica. Lo riporta Agneparl, (l’Agenzia di notizie del Parlamento), riprendendo un’interrogazione presentata dal Consigliere regionale leghista Benito Sinatora. “Una dirigente della giunta regionale del Piemonte non può arrivare a diffamare un ministro su Facebook senza che questo comportamento generi conseguenze – dice Sinatora -. Ci auguriamo che la Regione voglia prendere provvedimenti organizzativi e sanzionatori nei confronti della responsabile di settore che si è macchiata, nei giorni scorsi, di quello che per l’articolo 595, commi 3 e 4, del codice penale, è un reato”.
L’interrogazione di Sinatora è incentrata sui dei post decisamente poco lusinghieri dedicati al Ministro dell’Interno. “Poter esercitare il proprio diritto di critica è sacrosanto – conclude Sinatora – fino al punto in cui, però, si scade nell’insulto e nell’offesa. Se, poi, consideriamo l’aggravante della posizione ricoperta dalla signora in questione, il tutto si fa ancora più grave. Si intervenga al più presto”.
Ma quali sono questi commenti? In pratica la dirigente ha attaccato Salvini sulla questione migranti, sulla polemica relativa alla scorta di Saviano, difendendo lo scrittore, e sull’ultima presa di posizione riguardante la questione vaccini. I commenti vanno dal “pazzi fascisti” a “camerata Matteo”.
In difesa di Salvini, sempre su Facebook, si è schierato il giovane avvocato leghista Lorenzo Sozio che attacca a sua volta Saviano “sfrutta la popolarità di Salvini per rimanere a galla sputando calunnie e solite diffamazioni: spero il Ministro degli interni lo quereli” e poi commenta: “Mi proporrei di difendere gratuitamente Matteo Salvini, dato che una certa parte politica ha pochi e coraggiosi “avocati d’ufficio””.
La dirigente in questione è dell’ufficio Legale della Regione, su Repubbica e sul Corriere Torino ha così replicato alle polemiche: “Se c’è diffamazione Salvini mi quereli. Vista la situazione attuale mi sono permessa di dare giudizi critici sulla situazione politica”.