Ritorna “Scuci e RIcuci”, il progetto di Diapsi finalizzato all’attivazione di un laboratorio di sartoria che punti sul riciclo di vecchi abiti per trasformarli in capi d’abbigliamento nuovi e alla moda. Non rammendare o accomodare qualcosa che non viene più utilizzato, ma partire da un abito vecchio per creare qualcosa di completamente diverso e di qualità.
Sabato 6 aprile dalle 10 alle 19 nel loggiato dell’ex chiesa di San Pietro Martire i volontari di Diapsi e delle altre associazioni coinvolte raccoglieranno i jeans, le felpe e gli altri capi di abbigliamento che le persone vorranno donare.
Sarà una vera e propria giornata di festa. Prima, alle 17.30 l’esibizione di hip hop degli allievi di DanzArte, poi alle 18 la presentazione ufficiale della nuova linea di prodotti ideati dal Laboratorio BREIN in occasione dei festeggiamenti per gli 800 anni del Sant’Andrea (foto di Andrea Cherchi), alla quale prenderanno parte il sindaco Maura Forte, l’assessore Daniela Mortara e i rappresentanti dei Musei cittadini, che stanno ospitando presso i loro bookshop i nuovi modelli.
«Il nostro obiettivo non è per forza quello di insegnare agli utenti un mestiere da spendere altrove, ma è soprattutto quello di portare le persone ad acquisire o riacquisire fiducia in se stesse, insegnando loro come si possano rimettere in moto dei meccanismi che si sono inceppati a causa della diagnosi psichiatrica o del momento di difficoltà che stanno vivendo», spiegano da Diapsi.
“Scuci e RIcuci” ha ottenuto il finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso un Bando della Regione Piemonte e vede la collaborazione del Comune di Vercelli, del Centro Territoriale per il Volontariato, dell’Associazione Centro Accoglienza Notturna Santa Teresa, dell’Associazione Sant’Eusebio, dell’Associazione Dr. Francesco Picco, di Formater e di DanzArte. “Scuci e RIcuci”, che ha un valore totale pari a 51.400 €, dei quali oltre 41.000 € erogati dal Ministero, è stato tra i 23 progetti selezionati e finanziati nell’intera Regione.
“Scuci e RIcuci” si inserisce in quel tipo d percorsi di inserimento lavorativo per persone che si trovano in grave difficoltà, non solo quindi persone che soffrono di un disagio psichico (il target di Diapsi), ma anche persone che si trovano in una condizione di emergenza abitativa e migranti, ecco perché la collaborazione con le altre Associazioni del territorio.