Nuovo “Decreto Natale”: torna l’obbligo, sempre, dell’autocertificazione. Raggiungibili le seconde case nella propria regione

Il nuovo Decreto per le festività Natalizie è stato concepito dal Governo, come “forte limite alla circolazione”, quindi il principio sarà: “si esce solo con l’autocertificazione e si dice dove si sta andando” ha spiegato il premier Giuseppe Conte ieri sera in diretta Tv, sciorinando le nuove imposizioni e restrizioni per gli italiani alla fine del 2020.

Torna dunque la necessità di avere con sé, praticamente sempre, il certificato ogni volta che si esce di casa nelle giornate rosse: dal 24 al 27 dicembre, il 31 dicembre, dall’1 al 3 gennaio e il 5 e 6 gennaio. In questi giorni si può uscire solo per motivi di lavoro, salute e necessità, motivazioni che andranno definite nel modulo da esibire in caso di controlli. Fra le necessità è inclusa, ovviamente, la spesa. Certificazione al seguito anche per gli sportivi che fanno esercizio fuori casa o per chi va a messa. Con la raccomandazione della Cei: la chiesa “dovrà essere ragionevolmente individuata fra quelle più vicine”.

C’è però una novità di oggi, secondo una nuova interpretazione del decreto fatta dal Governo, dopo che nella notte ci sono state diverse diatribe sui dubbi che la norma che permette di andare a trovare amici e parenti pur che siano all’interno della propria regione, viaggiando una sola volta al giorno, sarà possibile raggiungere le seconde case all’interno della propria Regione, anche nei giorni rossi. In questo caso servirà comunque il modulo compilato.

L’autocertificazione va compilata, poi, anche quando si esce durante il coprifuoco, cioè dalle 22 alle 5. Anche qui le motivazioni possono essere le solite tre: lavoro, salute e necessità.

Il modulo va portato anche quando si fanno le visite da amici o parenti, nei limiti in cui questo è permesso (massimo due persone in auto e in visita, con al seguito minori di 14 anni che non vengono conteggiati): anche nei giorni rossi.

Essendo in ogni situazione permesso tornare a casa propria, chi dovrà farlo in un momento in cui gli spostamenti sono proibiti, dovrà giustificarsi con l’autocertificazione.

Va ricordato che nei giorni arancioni è vietato uscire dal proprio Comune ma, se si vive in un Comune al di sotto dei 5mila abitanti, ci si potrà spostare ugualmente oltre i confini ma senza superare la distanza dei 30 chilometri. Chi dovrà farlo per ragioni di lavoro, salute o necessità dovrà indicarlo nell’autocertificazione. Anche nei giorni arancioni resta l’obbligo di giustificarsi con il modulo compilato se ci si trova fuori casa dalle 22 alle 5. Su tutto ciò però rimane il permesso per raggiungere le seconde case di cui abbiamo detto sopra.

L’autocertificazione serve infine per tutti gli spostamenti che erano vietati anche prima del Decreto Natale del 18 dicembre. Anche in questi casi bisognerà motivare le ragioni di salute, necessità o lavoro.

È necessario comunque porre attenzione alle eventuali ordinanza più restrittive che le Regioni possono imporre, come il Veneto, che andranno ulteriormente rispettate.

 

Su tutto va ricordato che l’inosservanza delle norme può portare a sanzioni che possono andare da 400 fino a 1000 euro di multa.

 

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