Dal tavolo di confronto tra le istituzioni sulla siccità: “Rischio di criticità anche nella distribuzione dell’acqua potabile”

Continua a generare forte preoccupazione la siccità che sta colpendo la nostra regione e nella fattispecie anche il territorio vercellese, biellese e novarese, tanto che si paventa addirittura il rischio di criticità nella distribuzione dell’acqua ad uso potabile, industriale e per l’irrigazione agricola. Per questo nel tavolo di confronto che si è tenuto ieri alla Prefettura di Biella, su iniziativa congiunta del Prefetto di Biella, Franca Tancredi, e del Prefetto di Vercelli, Lucio Parente, alla presenza dell’Assessore Regionale all’Ambiente, per fare un punto sulla situazione, sono state approfondite una serie di azioni che potranno essere messe in campo per cercare di contrastare la diminuzione della disponibilità di acqua. Tra queste spicca la possibilità “di razionalizzazione dell’uso dell’acqua per usi civili, per evitarne lo spreco”. Ovviamente una eventualità estrema, ma di cui al tavolo si è discusso. Vi sarà anche di sicuro però una ricognizione dei pozzi ad uso potabile esistenti, ma abbandonati, oggetto di concessione, di cui verrà verificata l’eventuale scadenza, o il fatto che vi siano prelievi abusivi. E poi ancora: interventi mirati a verificare la potabilità delle acque nei pozzi esistenti, ma abbandonati, per eventuale utilizzo a scopi irrigui; focus dedicati al contrasto del fenomeno degli allacci abusivi alla rete idrica; deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi; mappatura dei bacini idrici, anche privati, insistenti nei territori provinciali, potenzialmente utilizzabili a fini irrigui; implementazione dei controlli sulla dispersione idrica nelle reti.

Di tutte queste azioni le Prefetture hanno discusso con le Province, le ASL competenti, i Comandanti provinciali dei Vigili del Fuoco, l’Autorità Idraulica competente, l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale, il Servizio Idrico Integrato del Biellese e del Vercellese, Cordar Biella e Cordar Valsesia, il Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese, Sistemi Energia S.p.A., Enel Green Power Italia s.r.l., ASM Vercelli S.p.a., l’Associazione di Irrigazione Ovest Sesia, AM+Spa, tutti presenti alla riunione.

“La siccità che sta colpendo l’Italia potrebbe determinare il rischio, anche nei due territori di Biella e Vercelli, di criticità nella distribuzione dell’acqua ad uso potabile, industriale e per l’irrigazione agricola, quindi, in settori chiave dell’economia e nella vita di tutti i giorni della popolazione – si legge in una nota -. Obiettivo del tavolo, il confronto interistituzionale in una ottica di condivisione costruttiva sulle misure da implementare nel brevissimo periodo, anche a livello preventivo, nelle more di interventi straordinari da parte del Governo”.

 

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3 Commenti

  1. Bisognerà razionae l’acqua? .. chessò: tutte le mattine dalle 5.00 alle 7,30 (inclusi festivi .. due ore e mezza per sciacquare i piatti, dissetare i pappagallini, riempire il ferro a vapore e far toletta??).
    Comunque l’acqua non fa la felicità, anzi!
    ..
    1Niente acqua e sapone per Giuseppina, a Napoleone piaceva il “Profumo di Donna”
    https://lurlodimunch.wordpress.com/2014/03/23/niente-acqua-e-sapone-per-giuseppina-a-napoleone-piaceva-il-profumo-di-donna/
    1-c.

  2. .. tornando alla battutaccia che “dovreste” aver letto traendola dal primo link:
    ..
    Tornando a Napoleone pare che, nonostante la sua meritata fama di amante focoso, fosse mini dotato. Lo sostiene il professor John F. Lattimer, che nel 1999 si aggiudicò ad un’asta il membro dell’imperatore per 4.000 dollari. Il reperto, fino allora di proprietà degli eredi di Angelo Paolo Vignali, che fu suo cappellano a Sant’Elena, misurerebbe poco più di 4 centimetri in stato di riposo e secondo Lattimer che era urologo di professione, non avrebbe raggiunto gli 8 in erezione. Coraggio, dunque, una Maria Walewska è alla portata di tutti… a patto di chiamarsi Napoleone Bonaparte.

    è stata ispirato, in tutta evidenza, a quest’altra reperibile in Se la luna mi porta fortuna, del solito (per me) Achille Campanile:
    ..
    I genitori non pensano abbastanza alla gravità di quello che fanno nel dare un nome ai figli. Essi
    redispongono con questo una notevole parte del destino di quelli e riducono sempre più il campo del libero arbitrio già tanto limitato dalla parentela, dal fisico, dal suono e dalla potenza della voce, e da tante altre cose che i figli trovano già fissate nell’atto di venire al mondo: la statura, il colore dei capelli e degli occhi, non se li sono scelti da sé; idem la nazionalità, il sesso, l’epoca e il luogo della nascita; togliete all’arbitrio di chi viene al mondo anche il nome e lasciate il resto in sua facoltà. E’ come legarlo e dirgli: Cammina! Gerolamo non avrà il destino di Marcello, né Armando la sorte di Pasquale, di Firmino, o di Bartolomeo.
    Mentre Gastone sarà amato dalle donne più di Procopio, Adolfo finirà forse parrucchiere per signora; Nicola sarà a posto quando diventerà zio; egli non può aspirare a niente di più che ad avere dei nipotini o, al
    massimo, ad essere zar di Russia.
    Dicevamo dunque che il giovane si chiamava..
    ..
    SE LA LUNA MI PORTA FORTUNA (Achille CAMPANILE)
    https://a8ds.altervista.org/wp-content/uploads/2019/01/Achille-Campanile-Se-la-luna-mi-porta-fortuna.pdf

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