Nursing Up: “La Regione spieghi che tipo di fondi sono quelli ipotizzati per gli incentivi al personale sanitario”

Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri e delle professioni sanitarie, chiede spiegazioni approfondite alla Regione sulla tipologia di fondi messi a disposizione per gli incentivi del personale come è stato annunciato sabato scorso.

 

Scrive il Nursing Up in una nota: “Entriamo nella settimana in cui verrà discussa la ripartizione dei fondi che la Regione, lo scorso sabato, ha annunciato come uno stanziamento straordinario a favore degli operatori della sanità: 55 milioni di euro. Chiediamo che sia fatta immediata chiarezza su che tipo di fondi siano quelli a cui fa riferimento la Regione. Sappiamo che dei 55 milioni 18 derivano dai fondi statali, i quali in ogni caso sarebbero andati al personale sanitario. Gli altri 37 che tipo di fondi sono? Si tratta di fondi europei? Sono frutto delle donazioni ricevute dai cittadini? Una parte di essi sono per caso i fondi che ogni anno vengono destinati per l’esaurimento delle liste d’attesa (si tratta di almeno 10 milioni)?

Crediamo che la Regione debba spiegare nel dettaglio con quali fondi intenda coprire l’annuncio dei 55 milioni alla sanità. Anche perché dalla natura dei fondi deriva l’immediatezza o meno di utilizzo, e si può meglio comprendere se, quello che viene descritto come un grande sacrificio della Regione, sia tale per davvero o sia solo uno “specchietto per le allodole””.

 

Spiega il Segretario Regionale Piemonte e Valle d’Aosta del Nursing UP, Claudio Delli Carri: “Da dove arrivano i fondi che la Regione ha deciso di destinare a infermieri e operatori del settore sanitario? Sono fondi europei? Sono parte delle donazioni dei cittadini? Quando saranno disponibili? Prima di iniziare a trattare su come distribuirli, è necessario sapere di che cosa stiamo parlando. Anche perché abbiamo la netta sensazione che lo sforzo tanto pubblicizzato dalla Regione in realtà non sia stato tale, ma che semplicemente sono stati ridestinati fondi che in ogni caso sarebbero stati convogliati al sistema del personale sanitario. E allora questa operazione da 55 milioni apparirebbe per quello che probabilmente è: solo un bello spot. In realtà noi crediamo che si possa e si debba fare molto di più. Se si tratta di fondi europei, ad esempio, sussistono enormi dubbi sulle tempistiche in cui essi siano disponibili e, poi, le cifre che si potrebbero reperire potrebbero essere decisamente maggiori. E ricordiamo che, per ora, ciò di cui stiamo parlando è di incentivi che andranno a coprire l’impegno a partire dal 23 febbraio e per il solo mese di marzo. Per aprile sarà necessario discutere di nuove cifre.

In vista del tavolo di trattativa del prossimo giovedì è necessario che la Regione chiarisca in modo approfondito la natura di questi fondi e la loro reale consistenza. Non accetteremo promesse, cambiali in bianco, soldi che sono tali solo negli artifici di bilancio o sulla carta. Perché gli Infermieri e i Professionisti del comparto sanità che ogni giorno rischiano, si ammalano e muoiono in prima linea, lo fanno per davvero e non sulla carta”.

 

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