Da venerdì 6 agosto scatta l’obbligo di esibire il Green Pass per l’accesso in molti locali e strutture pubbliche al chiuso, ma anche allo stadio. Lo hanno annunciato poco fa il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza. Quest’ultimo ha aggiunto che l’App per il Green Pass è già stata scaricata da 40 milioni di italiani, per l’esattezza, ha detto “quaranta milioni e 67 mila” cittadini.
Il Green Passa sarà indispensabile per accedere a bar e ristoranti, ma solo se si mangia e si beve al chiuso seduti al tavolo, né qiuindi all’esterno e neppure al bancone. Ma servirà anche per accedere a cinema, teatri, musei, palestre, centri di benessere, stadi e palazzetti. Certificato verde anche per piscine, centri termali, fiere, convegni, congressi, parchi tematici, parchi divertimento, sagre, sale gioco, sale scommesse e sale bingo, concorsi pubblici.Sono esentati dall’esibirlo solo gli esclusi dalla campagna vaccinale, e cioè gli under 12 per cui non esiste ancora un vaccino autorizzato, e chi non può vaccinarsi per motivi di salute certificati dal medico.
E, attenzione: per avere il Green Passa basterà una sola dose o il tampone negativo. E, ovviamente può averlo anche chi è già guarito dal Covid. È quanto si legge nel testo del decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri. Ricordiamo che le farmacie e l’Urp del Comune sono a disposizione di chiunque abbia problemi nello scaricare o nello stampare il proprio Green Pass.
Un po’ a sorpresa, nessuna apertura del CdM alla ripresa dell’attività nelle discoteche anche con il Green Pass.
Fondamentale la scelta del Consiglio dei ministri di rivedere le modalità del cambio di colore nelle zone: una zona passerà da bianca a gialla, quando le terapie intensive supereranno il limite del dieci per cento dei posti disponibili e le ospedalizzazioni quello del quindici per cento. Si diventerà arancioni quando i limiti superati saranno rispettivamente del 20 e del 30 per cento; rossi quando le terapie intensive saranno oltre il 30 per cento e i posti occupati nei reparti ordinari degli ospedali saliranno oltre il 40 per cento di quelli disponibili.
Lo stato di emergenza nel Paese, infine, è stato prorogato al 31 dicembre.
C’è qualcosa di basato su presupposti reali, nel rispetto della Costituzione?