Corsaro replica al Pd: “I vostri emendamenti erano irricevibili”

Il sindaco Andrea Corsaro non accetta le critiche dei gruppi consiliari Pd e Vercelli per Maura Forte mandate ai giornali dopo il Consigli comunale sul bilancio consuntivo del 2019 e sule variazioni di bilancio per il 2020.

All’osservazione che questa maggioranza abbia inserito solo 800 mila euro di risorse per abbattere il famoso debito che il Comune dovrà saldare in trent’anni, a causa dei residui attivi, contro, come scrivono i due gruppi di minoranza, i 2,5 milioni della giunta Forte, Corsaro replica: “La cifra che il Comune si è impegnato a versare ogni anno era di 511 mila euro, e moltiplicarla di tre o addirittura cinque volte, come sostiene l’opposizione che ha firmato il comunicato, non è un buon modo di amministrare: per estinguere più velocemente un debito non si impegnano per servizi alla città i soldi già versati dai cittadini; ed in ogni caso, negli anni ad amministrazione Forte la media è stata di 1,5 milioni, ecco perché parlavo del triplo. Un milione e mezzo è pur sempre troppo, rispetto al ritocco che abbiamo fatto noi, e non è stato, ripeto, un bel modo di amministrare”.

Corsaro parla poi degli emendamenti (cinque)  presentati dai due gruppi, ed osserva innanzitutto che avevano ricevuto il parere contrario dei dirigenti interessati. “Hanno inserito cinque volte la cifra di 2 milioni e 114 mila euro del disavanzo di amministrazione – dice il sindaco – su altrettante proposte senza specificare le voci di capitolo dove andare a prenderli e non considerando se ci fossero poste di bilancio vincolate oppure no. In sostanza hanno piazzato così, un po’ a casaccio, 10,5 milioni di euro senza considerare che  alcune delle proposte erano già inserite nei programmi del Comune come i capannoni all’Isola, già compresi nel piano periferie, la questione del cavalcaferrovia di corso Avogadro di Quaregna, per il quale aspettiamo lumi dalle Ferrovie sul futuro della linea sottostante, e le ciclabili, non sapendo che sono in corso trattative importanti per le ciclovie, ad esempio  per la famosa ‘via del mare’ in cui contiamo di inserirci”.

Infine, le critiche sulle tasse. “La restituzione di parte della Tari – afferma il sindaco – viene fatta passare come una vecchia richiesta della minoranza su cui, finalmente, ci saremmo mossi. Vorrei ricordare che l’opposizione ci ha chiesto genericamente di ‘togliere tutte le tasse’, mentre noi invece abbiano aspettato le scelte del governo per capire come muoverci. In ogni caso abbiamo rinviato il pagamento della Tari e, una volta saputo che il governo si stava muovendo su Tosap e Cosap, abbiamo agito di conseguenza. Siamo stati attenti e oculati e ci piacerebbe che il proclama di ‘togliere tutte le tasse’ venisse girato al governo, a quel governo di cui fa parte il Pd, che non ha nemmeno prorogato la scadenza del versamento delle imposte. Sulle tasse, ripeto, noi siamo stati attenti e precisi, prendendo, tra i primi in Italia, provvedimenti ispirati al buonsenso per agevolare il più possibile i cittadini”.

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