Il Consiglio regionale manifesta contro la condanna a morte del ricercatore Upo Ahmadreza Djalali

Il Consiglio regionale del Piemonte e il Comitato Diritti Umani e Civili si mobilitano per dire “no” all’esecuzione di Ahmadreza Djalali a Teheran. Si tratta dell’ex ricercatore dell’Upo  che, come risaputo, è da anni detenuto in un carcere iraniano ed è stato condannato a morte l’accusa di spionaggio. Le cose, come venuto a galla la scorsa settimana, rischiano di precipitare: il mercoledì 4 maggio l’agenzia iraniana Isna ha lanciato una notizia secondo la quale la sentenza di morte il ricercatore potrebbe essere eseguita già il 21 maggio. Da qui la grande preoccupazione e la mobilitazione per le sorti di Djalali.

Domani, 10 maggio alle 13, nella pausa dei lavori dell’Assemblea del Consigio regionale a Palazzo Lascaris (in via Alfieri 15, a Torino), i consiglieri regionali e tutti i componenti del Comitato sono stati invitati dal presidente del Consiglio, Stefano Allasia, a maifestare contro l’annunciata impiccagione del ricercatore iraniano, vissuto tre anni a Novara. I partecipanti si riuniranno nel cortile di Palazzo Lascaris esponendo silenziosamente dei cartelli con la scritta #SAVEAHMAD.

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