Commozione per Cecco e “Lacrime in Paradiso” per Bea

vercelli memorial per cecco (b. 51) Immagine DSC_9553.JPG da Renato host RENATO-PC @autore rengre

 

Vercelli – Tony Bisceglia, presidente Ascom ed esponente dell’Associazione “Amici del Cecco”, l’ha definita “la banda del cuore”. E venerdì sera la “banda del cuore” ha colpito ancora, regalando una serata davvero speciale alla città di Vercelli, al Civico, con la platea pressoché esaurita. Nel ventennale della scomparsa di Cecco Leale, pittore, caricaturista, giornalista, ma soprattutto aedo della vercellesità, gli “Amici del Cecco”, d’intesa con il giornale “La Stampa”, l’Ascom, il Comune e il nostro giornale, hanno celebrato un “Memorial del Folk” diverso da tutti i precedenti (a partire da quegli degli Anni Ottanta inventati appunto da Leale), dedicato al popolarissimo e poliedrico personaggio vercellese.

GLI SPONSOR “V AUTO” E “IL PREZIOSO”

”Cecco ci manchi…vent’anni dopo” è stato reso possibile anche grazie a una doppia, importante sponsorizzazione: quella di “V Auto” di Stefano Vandone e di “Il Prezioso” di via Trino. E’ andato in scena con un’organizzazione curata anche nei dettagli e pure con uno scopo benefico, che sarebbe piaciuto tanto al Cecco: l’ingresso era gratuito, ma sono state raccolte offerte volontarie per finanziare l’iscrizione all’università di una studentessa che non se lo può permettere di una scuola media superiore. A raccogliere le offerte, un gruppo di “vincenziane” vercellesi diretto da Cristina Bay Delleani e due docenti della scuola della ragazza: sono stati raccolti 613 euro, che consentiranno alla studentessa di pagare le prime quote.

IN SALA ANCHE IL “COMUNICATORE” DI MATTARELLA

Aperta dalle note di “Oh Signur!” dei Celti che fluivano sul palcoscenico completamente al buio. – eccezion fatta per la vecchia macchina da scrivere di Leale illuminata da un occhio di bue – e presentata da Roberta Martini, capo servizio de La Stampa e dal suo predecessore, Enrico De Maria (ora vice direttore di Tg Vercelli), la serata si è dipanata, agile e divertente, tra performances musicali e ricordi del Cecco, a cura di amici illustri. In sala, in prima fila, oltre a sindaco e giunta, il questore Lavezzaro e, in incognito tra il pubblico, Gianfranco Astori, responsabile della comunicazione del Presidente Mattarella. “Leale – ha detto – era una persona che stimavo molto, e non volevo mancare a questo appuntamento”.

SONTUOSO DUO CHITARRISTICO

Il duo di chitarra Calzaducca-Micheli Pucci

Il “Memorial” ha preso il via con l’esibizione di un duo di chitarra classica composto da due allievi del maestro vercellese Luigi Biscaldi: il gattinarese Marco Calzaducca e Lorenzo Micheli Pucci, di Carrara. Hanno suonato due brani di pianoforte di Enrique Granados, trascritti appunto per due chitarre. E, dopo la splendida esibizione del duo chitarristico, ecco la sorpresa della serata. La figlia di Leale, Serena, e Bisceglia hanno consegnato un quadro del Cecco come “premio vercellesità del secolo”: doveva ritirarlo il destinatario, il compositore e chitarrista Angelo Gilardino (la più importante gloria vivente di Vercelli), ma, essendo ammalato, il quadro è stato ritirato per lui dal maestro Biscaldi. Alla cerimonia hanno presenziato due “colonne” del Comitato manifestazioni vercellesi: il cappellano don Giamario Isacco e l’ex Bèla Majin Betty Galante.

OVAZIONE PER I PROGRESSION

Quindi, le esibizioni canore e musicali si sono alternate ai ricordi. Per quanto riguarda la musica, magnifica, addirittura impressionante esibizione della giovane band “I Progression” composta da Giuseppe Garavana (chitarra e voce), Manuel Boschetti (basso), Alessandro Ugliotti (batteria), Luca Fiorentino (chitarra), Letizia Gatti (voce e violini) e Francesco Parolo (tastiere). Tutti preparatissimi dal punto di vista musicale, hanno eseguito una loro composizione (“Suite Progression”) un brano della Pfm (“La carrozza di Hans”) concludendo con una superba versione di “Firth of Fifth” dei Genesis.

L’OMAGGIO A BEATRICE DEI SUOI COMPAGNI DI SCUOLA

Progression e amici di Bea cantano assieme per la ragazzina scomparsa

Terminata la loro esibizione, i Progression sono rimasti quasi tutti al loro posto i, e hanno fatto salire sul palcoscenico i compagni di scuola al Liceo Musicale di Beatrice Inguì, la ragazza morta tragicamente alla stazione di Porta Susa. Sono così entrati in scena, sotto gli occhi della prof Cinzia Ordine, che li seguiva, commossa, da dietro le quinte, Marta Tonato, Michael Checa, Valentina Massaro, Susanna Impellizzeri, Samuele Trombettoni, Lorenzo Masiero e Joshua Jimenez. Hanno suonato e cantato due meravigliose canzoni, conosciute in tutto il mondo, per la loro Bea: “Tears in Heaven” (Lacrime in paradiso) di Eric Clapton – il brano che egli compose per la tragica scomparsa del figlioletto Conor – e “Hallelujah” di Leonard Cohen. Minuti di intensa commozione, conclusi da un interminabile applauso del Civico.

LE GRANDI VOCI DI GEDDO E CUZZOCREA

E’ poi stata la volta di due autentiche celebrità: Alessandro Geddo e il tastierista Lele Testa, de “Il folle pretesto” ammirati in innumerevoli “Freddie Mercury Show” hanno proposto “4/3/1943” di Dalla, “Malafemmena” di Totò e “Somebody to Love” dei Queen. In un subisso di applausi, Geddo ha annunciato una nuova versione del “Mercury Show”, con alcuni componenti dei “Progression” e uno spettacolo tutto centrato su Lucio Dalla, che andrà in scena al Civico ad ottobre, a favore dell’Anffas.
Poi è toccato alla bellissima voce di Davide Cuzzocrea cimentarsi con “New York, New York” e “My Way” di Frank Sinatra e, pure lui, con il brano di Dalla già proposto da Geddo. Altri applausi a scena aperta.

IL FASCINO DELLA “FISA” DI AMBROSINI

Successivamente, la parola è passata al folk vercellese, sempre con un pizzico di musica leggera. Piero Ambrosini, con la sua celebre fisarmonica, ha dovuto sopperire all’assenza del cantante con cui si cimenta sempre, Gianpiero Ausano, vittima di una faringite. Ha così cantato lui stesso “Vicolo Baggiolini” e il brano prediletto di Leale “La picinina” e poi ha accompagnato De Maria nella recitazione della versione lunga di “‘Na sera a’la station”, la più nota canzone vercellese scritta dal papà del giornalista, Pino.

L’IRONIA DEI FARIN-A DAL NOS SAC

Infine, due divertentissime canzoni dialettali composte ed eseguite da “La Compagnia – Farin-a dal nos sac” (Luciano Brera alla chitarra solista, Toni Gabotti al basso, Beppe Garofalo alla chitarra ritmica, Andrea Marchese alle tastiere, Piercarlo Quacchio alla batteria e Flavio Menin, voce): “La mè sinsent” e “Hotel Sabiòn”. Chiusura, applausitissima, con il celebre brano dei Dik Dik “Il primo giorno di primavera”.

LE INTERVISTE SULL’AMICO CECCO

Roberta Martini intervista Fiorenzo Rosso

Le testimonianze raccolte da Roberta Martini – davvero brava, efficace e spigliata anche nell’insiolito ruolo di intervistatrice a teatro –  sono state a cura dei giornalisti Marco Barberis e Bruno Casalino, dell’artista Fiorenzo Rosso, di Tony Bisceglia e, ovviamente, della figlia Serena, che, con la figlia Virginia, ha ringraziato di cuore gli organizzatori e il pubblico per l’omaggio reso all’indimenticabile padre.

 

SOLIDARIDETA’

Nel “Memorial” dedicato a Francesco Leale non poteva mancare una finalità benefica, ormai una peculiarità dell’evento. Quest’anno, all’ingresso in sala, le donne “vincenziane”, coordinate da Cristina Bay Delleani, hanno raccolto libere offerte per sostenere le spese universitarie di una studentessa di una scuola superiore cittadina che, pur bravissima, dopo il diploma non  si può permettere l’iscrizione alla scuola per infermieri professionali. Con la collaborazione di due prof della scuola in questione sono stati raccolti 613 euro.

 

(Le fotografie a corredo del servizio ci sono state gentilmente concesse da Renato Greppi)

Ecco una gallery con le immagini della serata

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here