Per combattere le zanzare il Comune chiede anche la collaborazione dei cittadini

Fino al 2014, la lotta alle zanzare, soprattutto a quelle risaia, le ochlerotatus caspius, veniva condotta con uno strumento efficace e del tutto sicuro per l’uomo: l’irrorazione delle risaie con gli elicotteri (talvolta s’erano usati anche piccoli aerei) del bacillus thuringiensis israelensis che distruggeva le larve e impediva la proliferazione degli insetti e l’invasione di città, come la nostra, assai vicine alle risaie. Poi si interveniva anche nei centri abitati, dove oltre alle zanzare di risaia, proliferano le comuni, le culex pipiens, e dove negli ultimi anni è arrivata a complicarci i giorni e le notti anche la cosiddetta zanzara tigre. 

Ma appunto da qualche anno, l’utilizzo del bacillus thuringiensis  è fortemente limitato sia dai costi, sia soprattutto, dal fatto che per utilizzarlo si deve ricorrere ai mezzi aerei che sono sottoposti a regole sempre più ferree e complicate. E poi ci si mette anche la burocrazia: per combattere le zanzare, come fa ogni anno, l’amministrazione comunale aveva presentato domanda per essere inserita nel progetto regionale cofinanziato con la stessa cifra stanziata dal Comune: cifra che per Vercelli è di 40 mila euro (il massimo consentito per le amministrazioni). E ciò significa che la Regione ne mette altrettante e che quindi il Comune di Vercelli ha una disponibilità di 80 mila euro per condurre questa battaglia che ha la regia dell’Ipla, l’Istituto per le piante da legno e l’ambiente: la struttura tecnica di riferimento per la Regione.

Il Comune ha presentato la domanda per tempo (il termine era il 15 dicembre dello scorso anno), ma la burocrazia ha attivato il semaforo verde solo ora, quando ormai (e non siamo ancora ufficialmente in estate) la città è invasa dalle zanzare. “Per fortuna – come ci spiega Michele Massone, il referente tecnico-scientifico di Ipla che si occupa anche di Vercelli – l’appalto adesso è triennale e ciò significa che il prossimo anno si potrà partire assai prima con le contromisure necessarie,  fermo restando che la procedura più efficace sarebbe ovviamente quella che per ora non possiamo utilizzare: l’uso del bacillus thuringiensis in risaia”.

Massone ha preso parte questa mattina ad una conferenza stampa in cui è stato fatto il punto della situazione con il sindaco Andrea Corsaro e i due assessori interessati: Patrizia Evangelisti (Ambiente) ed Emanuele Pozzolo (Parchi e Giardini). Qualcuno potrebbe malignamente insinuare che la conferenza stampa arriva dopo un post di Carlo Olmo su Facebook, in cui veniva segnalato il problema, ma: primo, in Comune nessuno lo ammetterebbe mai, anche sotto tortura; secondo, questa mattina il Comune ha presentato ufficialmente un progetto del tutto nuovo che si chiama Occhio alla zanzara. 

In sostanza, visto che il problema delle zanzare non potrà essere in gran parte risolto (come avveniva qualche anno fa) a causa del mancato impiego del bacillus thuringiernsis, e nonostante il Comune abbia deciso di investire la somma massima consentita dalla Regione, l’amministrazione comunale invita i cittadini a dare una mano per evitare che loro stessi diventino inconsapevoli allevatori di zanzare. 

Questa iniziativa di comunicazione si sviluppa attraverso quattro brevi filmati, che saranno trasmessi sui social del Comune, a partire da stasera, lunedì, alle 21, in cui gli esperti Ipla daranno consigli utili ai cittadini sul come evitare di creare involontariamente focolai di zanzare attorno o nelle loro abitazioni. ”Fatto ciò – aggiunge Michele Massone – si provvederà comunque ad attuare tutte le iniziative più efficaci per limitare il numero di zanzare, con gli strumenti che abbiamo a disposizione in questo momento. Già siamo partiti con la ricerca dei punti in cui si possono annidare le larve negli asili, scuole materne, Rsa, parchi, case di cura, ospedali, etc. Questa settimana interverremo con larvicidi nelle caditoie e anche con prodotti abbattenti, anche se questa seconda strategia non può che essere utilizzata in aree circoscritte e ha il difetto di eliminare solo le zanzare che ci sono lì in quel momento, ma poco dopo ne arrivano subito altre. La nuova pratica in risaia che prevede lo svuotamento e poi il reinserimento di acqua, unita al caldo eccezionale di questi giorni, sta favorendo la proliferazione abnorme di questi insetti. Per il futuro possiamo sperare nell’evoluzione delle pratiche per la coltivazione del riso e nell’arrivo di un numero sempre più consistente di libellule, le vere, grandi nemiche naturali delle zanzare”. E, aggiungiamo noi, nel ritorno all’utilizzo del bacillus thuringiensin in risaia. Nell’attesa, guardiamoci i filmati con i consigli dell’Ipla (e facciamo scorte di Autan).

edm

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

3 Commenti

  1. Quando ero giovane ogni zanzara mi prendeva di mira, venivo pre-diletto fra gli astanti. Poi, con l’ipotetico sopraggiungere dell’età della ragione (la mia) quegli insetti hanno messo giudizio e ora mi snobbano. Forse, nel frattempo, il mio sangue è mutato per composizione, perché io della presenza di zanzare neppure mi rendo conto.
    Se è per quello non noto neppure lo sbarco, a Vercelli, in ogni fine settimana di orde di caciaroni o di incivili (quelli che fan prolificare i piccioni dando loro mangimi succulenti, oppure coloro che tollerano l’uscita di minuscoli topolini da qualche cantina del Corso Libertà. Di quale Libertà potremo cianciare se prima non avremo sterminato almeno i ratti?
    Insomma, IO Non mi rendo conto di nulla. Ho, persino, congetturato che le culex pipiens o la tigre siano completamente scomparse da se sole, morte istantaneamente non appena hanno visto apparire nelle nostre campagne, a bordo delle risaie, le foto a piena figura di Greta Thunberg). Può essere?

  2. Avete notato che, nella foto, ridevano tutti?!! Come si permettono?! Non vi sentite presi in giro? In qualità do cittadini italiani, martoriati dalle culex? .. NOI, in rappresentanza del Popolo, del Pd in particolare!? Senza dimenticare che presto sul nostro territorio ci sarà anche Luciana Littizzetto, Facciamo delle interpellanze ?!! Quel Pozzolo, poi, ha dei pessimi precedenti.

  3. Taaaac,come diceva Pozzetto in un suo film anni ’80.
    Siamo sempre NOI Cittadini che dobbiamo fare.
    Fra non molto ci diranno ti occuparci della sporcizia in città,che NON passano a raccogliere,di pulire i selciati dalle cacche dei cani i cui padroni se ne fregano e che non vengono multati,di pulire i cassonetti che ASM non puo pulire per troppa fatica, così le vespe/api se ne andrebbero altrove,di occuparci del rumore ( musica) sparato di notte dai soliti idioti di p.zza dei pesci:NO per questo meglio di NO,perchè sapremmo NOI come risolverlo questo problema,di acquistare NOI quelle 7/8 panchine,che chiediamo da due o più anni, per p.zza Cavour,di dire a certi esercenti che fanno attività nel nostro unico e bel centro storico e NON all’area 24 ( quì il decoro ….. ) che non devono lasciare tutte le loro schifezze in bella vista ( la Pescheria di p.zza dei pesci )
    Comunque la si voglia girare,appare sempre il solito assessore al decoro ecccc.il quale si occupa soltanto di 4 palme e giustificarsi dall’essere NO vax e NON DELLA “SUA”CITTÀ che dovrebbe amministrare.
    Va ben,aj vardruma ai video d’ ipla e avanti cusì che Varsej ringrasia.
    L’autan jiù già cumpralu l’aut ier al supermercato !!!!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here