Coldiretti: “È il riso l’alimento più richiesto in questo periodo di emergenza”

Da un’analisi condotta dalla Coldiretti è emerso che sulle tavole degli italiani in questo periodo il riso piace di più. Sulla base dei dati Iri addirittura si evidenzia che l’aumento della domanda del riso ha superato quello della pasta.

I consumi delle famiglie, infatti, fanno registrare un balzo record del 47% nelle sei settimane segnate dall’emergenza Coronavirus che ha anche frenato bruscamente il commercio mondiale del cereale più consumato nel pianeta.

«I grandi produttori del mondo stanno accumulando scorte strategiche con il Vietnam che ha contingentato le esportazioni che sono state, invece, bloccate dal Bangladesh per il riso locale mentre in India le consegne per l’estero si sono fermate a seguito delle pesanti conseguenze del lockdown ed in Thailandia i prezzi del riso sono saliti al valore massimo dal 2013», così Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo.

«Con l’emergenza sanitaria in atto – prosegue Dellarole – effettivamente abbiamo visto soprattutto un aumento dei consumi: questo valorizza sicuramente il riso Made in Italy e quello prodotto nelle nostre province, garantito anche grazie alla proroga dell’etichettatura d’origine che auspichiamo venga, poi, confermata anche a livello europeo e che, ancor più in questo momento, deve essere sostenuta da tutta la filiera».

«Ora – conclude – con l’avvio delle procedure per attivare l’export di riso in Cina si possono aprire nuove opportunità di mercato per la nostra regione che è la prima in Europa per produzione con 8 milioni di quintali, circa 1.900 aziende per un totale di 117 mila ettari. In questa fase più che mai, bisogna superare gli ostacoli tecnici alle esportazioni agroalimentari made in Italy per riequilibrare i rapporti commerciali. Gli effetti della pandemia hanno fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dalla produzione agricola per l’alimentazione, l’ambiente e la salute dei cittadini».

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