Coldiretti – Peste Suina: “C’è l’ordinanza per l’inizio del depopolamento cinghiali”

“Finalmente al via nuove, specifiche e straordinarie misure per il depopolamento dei cinghiali attraverso regole omogenee da applicare in tutta la Regione per arrivare ad abbattere 50 mila cinghiali, a seguito dello scoppio della Peste Suina Africana accaduto ormai più di due mesi fa”. Questo il commento di Paolo Dellarole, Presidente Coldiretti Vercelli-Biella, e Francesca Toscani, Direttore, in seguito all’ordinanza firmata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

“Grazie alle nostre sollecitazioni – proseguono Dellarole e Toscani – ed ad un nostro costante lavoro di lungo periodo con gli assessori alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, e all’Agricoltura, Marco Protopapa, si potrà ora attivare tutte quelle specifiche misure straordinarie per arrivare a potenziare le attività di contenimento con azioni straordinarie notturne mediante i più moderni strumenti tecnologici che consentono di agire in sicurezza e con grande efficacia, oltre a riconoscere la possibilità a tutti i proprietari, conduttori di fondi e tutor, abilitati attraverso i corsi già svolti, di installare gabbie per la cattura degli animali fino a rendere indispensabile il controllo sanitario di tutti i capi abbattuti. Occorre, però, adesso rendere operativa, nel più breve tempo possibile, tale ordinanza per evitare di sprecare altro tempo e dare risposte concrete alle nostre imprese”.

Il provvedimento ha validità su tutto il territorio regionale, con scadenza il 30 giugno e, nella zona infetta e nella zona di sorveglianza attiva, le azioni di depopolamento dovranno essere attuate immediatamente e con la massima intensità possibile nei tre mesi successivi all’entrata in vigore dell’ordinanza. I territori delle province di Vercelli e Biella, al momento, non hanno riscontrato alcun caso di Peste Suina ma il problema della proliferazione dei cinghiali è in continuo peggioramento con conseguenze tremende per l’agricoltura.

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1 commento

  1. Ammettiamo che la peste suina sia un problema attuale, e facciamolo coincidere col sovradimensionamento della specie sus scrofa (il cinghiale).
    Che quei vivaci quadrupedi siano diventati un po’ troppi per le nostre egoistiche pretese (non essere investiti quando viaggiamo in auto o camminiamo negli pressi dei raccoglitori di rifiuti, è Roma in ciò e certamente “Kapitale”… ) é evidente. Quelclhe mi pare meno chiaro é il come si stia “avviando a soluzione” il problema.
    Dà noi nessun caso di peste é stato segnalato.
    Ci sono
    1. le gabbie per acchiapparli e poi …..
    2. c’è il controllo sanitario di tutti i capi abbattuti.
    Manca la spiegazione dei… puntini. Che succede dopo la cattura? Bisognerà (si dice) rendere operativa l’ordinanza! Ah! Bene!!! E come?.. Olocausto? Sterminio selettivo?.. Uccisione dei soli infetti? E gli altri? Li vacciniamo con Pfizer? Sarebbe la miglior soluzione, forse.

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