Vercelli – Tappa vercellese, alla Borsa Risi, questa mattina per il giornalista e scrittore Mario Calabresi, prima di riprendere, con il suo gruppo di amici, il tour ciclistico lungo la strada Aida (da Torino a Milano) alla riscoperta del “tempo lento” , in un ideale omaggio alle due Regioni più colpite dal virus.
Calabresi e gli amici partiti lunedì dalla Mole avevano toccato ieri molti siti storici della coltura e cultura del riso: dalla tenuta Colombara di Livorno Ferraris (dove sono stati accolti signorilmente da Piero Rondolino) a Leri Cavour. Commentando le immagini vercellesi nella sua diretta Facebook (dove in serata ha avuto anche un collegamento in diretta con Massimo Gramellini), Calabresi ha detto, a proposito della nostra terra d’acqua, che “questo territorio purtroppo non è tra i più gettonati, ed è un errore perché ci sono posti bellissimi”.
Sulla parte vercellese del tour, pubblicheremo in giornata un reportage del collega e ciclista Massimiliano Muraro che ha percorso il nostro tratto con i ciclisti di Calabresi.
Per quanto riguarda la Borsa Risi, il cuore degli affari dei mediatori, Calabresi ed i suoi amici ciclisti sono stati accolti da Rondolino e dal presidente della Commissione Risoni Giuseppe Saranno che hanno illustrato loro la storia e il significato per la provincia di Vercelli della Deputazione, ospitata tra il Palazzo dell’Agricoltore e la Camera di commercio.
Poi l’ex direttore de La Stampa e di Repubblica e gli altri ciclisti sono ripartiti verso Novara e Milano: il tour farà tappa emblematicamente a Nembo, tra i centri più colpiti da Covid, dove la comitiva incontrerà don Matteo Cellia, il sacerdote che durante la pandemia ha fatto di tutto per dare conforto alla sua comunità.





