Cgi, Cisl e Uil: urge un cambio di passo per Sogin

Riceviamo e pubblichiamo

 

 

SOGIN, UN’AZIENDA FERMA CHE HA URGENTEMENTE BISOGNO DI UNA NUOVA GUIDA

 

In questo fumoso contesto, che sta affliggendo la società Sogin, il Governo ha il dovere di prendersi le proprie responsabilità nominando immediatamente un nuovo CdA e un vertice capace e attento all’esigenze del paese e dei lavoratori. È indispensabile far ripartire le attività e rilanciare gli investimenti, assicurando la ripresa dei cantieri e soprattutto la messa in sicurezza degli impianti. Prendersi cura del territorio deve essere il primo punto all’ordine del giorno per un Governo che ha fatto dell’ambientalismo una giusta bandiera.

 

Le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil sono, infatti, preoccupate per il comportamento assunto della società. Sono anni che Sogin non presenta un adeguato piano industriale che punti allo sviluppo del decommissioning italiano e permetta alla società un rilancio. I vertici aziendali – continuano i sindacati – si sono dimostrati, in tal senso, inefficaci, questo sembra essere confermato anche dalle posizioni assunte dall’autority di regolazione per le reti, l’energia, ambiente (ARERA), che ha certificato la grave crisi industriale di Sogin, a partire proprio dai progetti strategici sul trattamento dei rifiuti radioattivi.

 

 

Roma, 7 novembre 2019

Daniele Bovolenta, Filctem Cgil Vercelli Valsesia

 

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