C’è Vercelli nel cuore del pugile professionista Luca Podda che vive in Florida

Luca Podda e Valeria Barelli

C’ è un po’ di Vercelli, anzi c’è tanta Vercelli nella carriera che il pugile professionista trentatreenne originario di Cagliari, ma da sempre figlio adottivo di Tarquinia, Luca Podda ha intrapreso negli Stati Uniti, in Florida. Podda, che da prof vanta sette vittorie, è  stato due volte campione italiano assoluto tra i dilettanti, nella categoria dei medi,  e componente la squadra azzurra in due Mondiali (con lui, per capirci, c’erano Roberto Cammarelle e Clemente Russo) e ha sposato  la vercellese Valeria Barelli 31 anni, conosciutissima a Vercelli e tra le donne più votate in assoluto (era nella lista di Forza Italia) alle elezioni comunali del 2014.

Adesso Valeria e Luca vivono in un città della Florida, ad un tiro di schioppo da Miami. Una città che si chiama Hollywood, ma che è solo omonima del celeberrimo quartiere di Los Angeles, capitale mondiale del cinema.

A Hollywood, Valeria lavora in un laboratorio farmaceutico, mentre Luca, in attesa di riprendere gli incontri (per i quali si sta allenando intensamente), fa da sparring a pugili importanti della zona di Miami, ma anche di altre parti degli Usa, come ad esempio, Hairon “El Maja” Socarras e insegna la boxe ai campioni della Mma, la Mixed Martial Arts, quel mix tra arti marziali e tecniche di combattimento che sta andando in voga in tutto il mondo, specie se il ring è collocato in una gabbia. Tra i campioni di Mma negli Usa che Podda aiuta a perfezionare la tecnica pugilistica  c’è anche il quotato Angel Alvarez.

Ma negli States, Luca Podda svolge anche una funzione sociale perché, oltre ad essere costantemente impegnato nell’insegnamento della noble art nelle palestre (dove contribuisce a togliere tanti ragazzi dalla strada, anzi dalla cattiva strada), insegna autodifesa personale – soprattutto tenendo i corsi nei parchi – alle donne, nei parchi, ed ora sta programmando corsi per giovanissimi.

Luca Podda, che ha conosciuto su Facebook la sua Valeria, tanti anni fa, per poi ritrovarla a Civitavecchia, tappa obbligata per chi dalla Sardegna sbarca nel “Continente”, è un ragazzo estremamente simpatico e dal sorriso cordiale. Racconta di essere stato praticamente spinto in una palestra dalla mamma, quando era giovanissimo, che i suoi genitori si sono spostati a Tarquinia per aprire un’attività commerciale, legata ai prodotti della terra e della zootecnia, che gestiscono tutt’ora. Quindi di avere tre fratelli e una sorella che, come lui, tirano di pugilato e che la sorella. Miriam, è stata anche nel giro della Nazionale femminile.

Per quanto riguarda lui,  ha conquistato il primo titolo italiano a 16 anni nella categoria cadetti, quando era ancora super welter, poi i due titoli tricolori tra i pesi medi agli assoluti dilettanti nel 2008 a Milano e nel 2009 nella sua Tarquinia. Sempre tra i dilettanti, tra i quali ha sostenuto circa novanta combattimenti,  ha vinto per due volte il “guanto d’oro” ed un bronzo agli Europei, in Russia. E preso parte a due competizioni mondiali; caporal maggiore dell’Esercito ha partecipato anche Mondiali militari. Inoltre, fece parte della squadra azzurra che prese parte anche del torneo semi professionistico della Wsb, patrocinato da Dolce & Gabbana che si svolgeva con combattimenti nell’arco delle cinque riprese. E’ professionista dal 2013 e ha vinto tutti i primi sette match disputati.

In assoluto, il suo pugile preferito è Mike Tyson, ma gli piace molto anche Evander Holyfield, mentre non gli piace per niente il super campione britannico dei massimi Anthony Joshua, ma solo perché, come tutti i tifosi italiani di pugilato non potranno mai dimenticare, scippò della medaglia d’oro il suo grande amico Roberto Cammarelle, alle Olimpiadi di Londra del 2012, con un verdetto scandaloso.

E le ingiustizie, a Luca Podda, fanno assai più male dei pugni.

Edm

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