Castiglia alla messa per Ope dopo avergli dedicato il gol

 

Vercelli – Otto anni fa, Marco Opezzo, per tutti “Ope”, bandiera della squadra Giovanissimi della Pro Vercelli, si arrendeva ad un terribile male, contro il quale aveva combattuto per circa un anno con un coraggio e una determinazione incredibili per un ragazzino. Aveva 14 anni. E’ rimasto nel cuore dei genitori, Mirco e Nadia, dei tifosi, di un’intera città. A lui è stata intitolata la sala d’onore dello stadio, sotto la tribuna, e a lui va spesso il pensiero della tifoseria organizzata.

Ieri pomeriggio, alle 18, c’è stata una messa in suffragio in San Cristoforo e Luca Castiglia, ammirevole sia come calciatore sia come uomo, non appena conclusa la partita, si è recato con la moglie alla funzione, non prima di avere dedicato ad Ope il suo gol, fondamentale per il successo sull’Ascoli e, chissà, forse per il prosieguo di tutto il campionato.

Un gesto nobile, che attesta il cuore, la serietà e i sentimenti di questo ventisettenne che, oggi, ha onorato la sua maglia e la sua città di adozione.

 

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