Cannata non solo non si dimette ma, Vangelo alla mano, attacca: bagarre in Consiglio

Giuseppe Cannata

 

Vercelli – Non solo non si dimette, ma poco fa Giuseppe Cannata, premettendo che questa vicenda ha rovinato la sua vita e quella della sua famiglia, ha attaccato e duramente tutti coloro (soprattutto la Lega) che avevano presentato la famosa mozione, poi emendata, in cui lo si invitava a lasciare il Consiglio comunale.

Ha detto Cannata: “Tutti mi hanno attaccato, giudicando con asprezza il dito con cui indicavo la luna, cioè il vero problema affrontato nel mio post su Facebook, e cioè i mostri di Bibbiano e Forteto. Le famiglie di persone dello stesso sesso cui sono stati affidati bambini rubati alle loro vere famiglie con l’inganno e con l’uso di strumenti coercitivi che sono al vaglio della magistratura”.

Contestazione a Cannata tra il pubblkco

Poi Cannata, in un subisso di proteste da parte di gran parte dei colleghi consiglieri e di buona parte del pubblico, ha tirato fuori il Vangelo e ha letto il famoso passo di Matteo in cui si condanna “chi dà scandalo ai bambini”. Quindi ha parlato di se stesso: “Tutti a Vercelli sanno chi è il dottor Giuseppe Cannata e quello che ha fatto come medico, aiutando sempre le persone più deboli, partecipando a missioni umanitarie per Emergency e per Medici senza Frontiere in Afghanistan. Non mi dimetto, resto qui a tutelare gli interessi delle famiglie, a battermi contro l’immigrazione selvaggia e gli uteri in affitto”.

Le dichiarazioni dell’esponente ex Fratelli d’Italia hanno scatenato il finimondo. Il capogruppo di SiAmo Vercelli Alberto Perfumo se n’è andato sdegnato, seguito dalla collega del gruppo Renata Torazzo, ritenendo che fosse impossibile continuare a partecipare al Consiglio “dopo aver ascoltato parole del genere”. Tra il pubblico, tra i più accesi contestatori dopo l’intervento di Cannata, Salvatore Veneto, di Arcigay, noto esponente politico di Borgomasino, che è presentato tra il pubblico con una maglietta chiaramente a favore delle unioni omosessuali: “Alcuni ragazzi sposano ragazzi. Fattene una ragione”.

A quel punto, il presidente del Consiglio Gian Carlo Locarni ha sospeso la seduta per una riunione dei capigruppo. Quando la seduta è ripresa, Locarni, a nome di tutto il resto del Consiglio (maggioranza e opposizione) si è totalmente dissociato dalle parole di Cannata. Poi ha preso la parola l’ex sindaco Maura Forte che ha annunciato l’uscita dall’aula – come forma di protesta contro Cannata – sul punto successivo dell’ordine del giorno: la nomina del nuovo vice presidente del Consiglio al posto appunto del medico vercellese (che da quella carica si era invece dimesso).

Cosicché, visto che anche il pentastellato Michelangelo Catricalà si era associato all’invito della Forte, ad eleggere il nuovo vice presidente del Consiglio sono rimasti 19 consiglieri: diciassette di maggioranza e due soli dell’opposizione, gli esponenti di Voltiamo Pagina Paolo Campominosi e Adrea Conte. A termine di regolamentino si è dovuti andare alla seconda votazione che è stata decisiva: con 17 voti e due bianche (quasi certamente quelle di Voltiamo Pagina) è stato eletto il forzista Gianni Marino.

Intanto, sempre a proposito di composizione del Consiglio, Giorgio Malinverni, primo degli esclusi di Forza Italia,  è subentrato nell’assemblea cittadina al collega di partito dimissionario Antonio Prencipe. Nuovo capogruppo di Fi, al posto di Prencipe, è Simone Boglietti Zacconi.

Infine segnaliamo, che dopo il suo intervento che ha scatenato un putiferio, Cannata ha lasciato l’aula consiliare.

E successivamente alla loro uscita dall’aula di Consiglio, il gruppo SiAmo Vercelli ha diffuso il seguente comunicato per spiegare la loro posizione: “Abbiamo deciso di uscire dall’aula e di disertare la seduta odierna del Consiglio comunale per manifestare la nostra protesta contro la decisione del consigliere Cannata di rimanere al suo posto. Dopo le gravissime frasi pronunciate a luglio, il Consiglio comunale, all’unanimità, aveva chiesto a Cannata di dimettersi e aveva invitato il sindaco a incontrarlo per convincerlo a farlo. Nonostante tutto questo, il consigliere Cannata è tornato al suo posto. Non vale neanche la pena di prendere in esame l’arrogante rivendicazione fatta oggi dal consigliere, che conferma la pericolosità di affermazioni tanto gravi quanto superficiali. Non è in esame il comportamento di Cannata come uomo e cittadino, a quello penseranno lo stesso Cannata, i suoi amici e il giudice. E’ in discussione il suo ruolo di consigliere comunale, che Siamo Vercelli continua a trovare incompatibile con le affermazioni fatte. Non basta l’estate per dimenticare un atto inqualificabile, non ci si può abituare a tutto. Per questo, ce ne siamo andati”.

 

edm

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2 Commenti

  1. E’ stata un’occasione perduta per parlare di Bibbiano e del Forteto. Nessun dialogo fra maggioranza (ma forse bisognerebbe dire: fra Cannata, lasciato inspiegabilmente solo dai “suoi” .. e opposizione). Sceneggiata di prammatica D’obbligo della minoranza, forse concentrata su altro. Bene a fatto Scheda a restarne fuori. Se si volevano evitare problemi di O. P…. s’e’ fatto male: nel complesso la rappresentanza di gruppi sociali era sparuta e non sufficientemente “arrabbiata” .. a termine del “punto Cannata” s’e’ udito:
    “e ora…. cosa si fa? ” .. Nulla!

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