Il giorno 10 febbraio ricorre l’anniversario della morte di Giovanni Palatucci, ex Questore di Fiume, morto nel 1944 nel campo di concentramento nazista di Dachau, Medaglia d’Oro al Merito Civile e riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” per aver salvato dal genocidio migliaia di ebrei stranieri e italiani.
Il Dipartimento della Polizia di Stato ha inteso commemorare la ricorrenza con iniziative in ambito provinciale, dedicate al ricordo dell’ex Questore di Fiume.
Per onorare il suo sacrificio, nella mattinata di oggi, il Questore della provincia di Vercelli, dr. Maurizio Di Domenico ha voluto ricordarne la figura con una breve cerimonia, durante la quale è stato piantumato un albero di camelia e apposta una targa alla memoria del dr. Palatucci, nel giardino della Questura, inaugurata per la circostanza dal Signor Prefetto della provincia di Vercelli dr. Francesco Aldo Umberto Garsia unitamente ad un rappresentante della Comunità Ebraica di Vercelli.
Alla cerimonia hanno presenziato l’Arcivescovo Metropolita di Vercelli Mons. Marco Arnolfo e le massime Autorità istituzionali cittadine.
La storia di Giovanni Palatucci
Giovanni Palatucci, nato a Montella, in provincia di Avellino il 31 maggio 1909, cresciuto in una famiglia cattolica, si laurea in giurisprudenza presso l’Università di Torino il 16 dicembre 1932. Durante il periodo degli studi universitari, per assolvere agli obblighi di leva, si arruola come volontario nella Scuola Allievi Ufficiali di Moncalieri con ferma per tre anni, in qualità di allievo.
Al termine viene nominato sottotenente dell’Arma di Fanteria; ritornato a Torino tenta di intraprendere la professione forense incontrando alcune difficoltà che lo convincono a rientrare in Irpinia, dove, convintamente, matura la scelta di entrare in polizia, come Vice commissario Aggiunto in prova.






“.. ho la possibilita’ di fare un po’ di bene, e imiei beneficati me ne sono assai riconoscenti. Nel complesso incontro molte simpatie. Di menon ho altro di speciale da comunicare.”
scriveva con modestia e riservatezza, in una lettera ai genitori, poco tempo prima dellasua morte a soli 35 anni. Giovanni Palatucci e’ stato ricordato oggi in tutt’Italia.