L’Unione Montana Valsesia vicina alla popolazione in questi giorni di emergenza

Nei giorni dell’isolamento, dall’Unione Montana Valsesia parte una lettera al Comitato Carnevale di Varallo e al Comitato Carnevale Dughi per ringraziarli di aver accolto con disponibilità e allegria i ragazzi del Centro Diurno Disabili di Varallo: tra le tante cose da fare in questi giorni di emergenza sanitaria, il presidente Pierluigi Prino, non tralascia infatti di esprimere riconoscenza a chi ha saputo donare un momento di serenità agli ospiti del centro.

«Voglio ringraziarvi per la disponibilità dimostrata verso i ragazzi – scrive il Presidente Prino – hanno partecipato con grande entusiasmo al pranzo del Comitato Dughi così come alla cena e alla festa di Carnevale offerte dal Comitato Carnevale di Varallo: è stato bello vederli divertirsi con canti e balli insieme alle numerose maschere presenti. L’accoglienza festosa ha consentito ai ragazzi di vivere momenti di allegria e condivisione».

«Siamo in costante contatto con tutti i nostri comuni – prosegue Prino – e anche con quelli convenzionati con i nostri servizi socio-assistenziali a cui offriamo la collaborazione necessaria a sostenere la la popolazione, in particolare over 65 e persone ammalate: in alta valle non ci sono supermercati e per fare la spesa occorre fare molti chilometri, dunque è prezioso l’aiuto dei nostri operatori che, in accordo con i negozi disponibili, consegnano a domicilio. Anche comuni in territori diversi, ma convenzionati con noi, chiedono aiuto: proprio in queste ore anche il Comune di Prato Sesia ci ha chiesto collaborazione per la consegna a domicilio della spesa: i nostri servizi socio-assistenziali si sono già attivati».

Il presidente dell’Unione Montana si unisce dunque a tutti i suoi colleghi sindaci e amministratori pubblici nell’appello a tutta la popolazione: «State in casa: solo così potremo efficacemente contenere il contagio e tornare con serenità alla vita normale. Ci sarà tempo per tornare a godere della socialità: adesso è il momento di essere responsabili anche e soprattutto per proteggere le fasce più esposte a questo virus. Tutti insieme ce la possiamo fare!».

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