Botti di Capodanno: anche quest’anno battaglia persa in partenza?

 

Vercelli – Cari vercellesi, ma potremmo anche scrivere “cari italiani”, mettetevi il cuore in pace: quella contro i “botti” di Capodanno, dannosi e, talvolta,  esiziali per  i nostri poveri animali, è una battaglia già persa in partenza: a dispetto di regolamenti o ordinanze sindacali.

Tutto perché nessuno fa rispettare gli uni o le altre. Lo ha confessato, candidamente, l’ex comandante dei vigili urbani di Vercelli Roberto Riva Cambrino, affermando – forse un po’ incautamente, ma con estrema onestà, se l’obiettivo doveva essere almeno quello della deterrenza, annunciando multe fino a 250 euro –  di non essere in grado di mobilitare i suoi uomini per i controlli. E noi abbiamo ancora negli occhi (e negli orecchi) che cosa accade la notte di Capodanno di due anni fa,  in piazza Cavour, durante il concerto di Alessandro Geddo e del Folle pretesto, con decine di petardi fatti esplodere proprio sotto gli occhi dello stesso sindaco e dei vigili urbani.

A Vercelli c’è un regolamento che vieta i botti tutto l’anno e, puntualmente il sindaco pro tempore ci aggiunge un’ordinanza rafforzativa. Il problema sono i controlli: già non si vigila nei giorni immediatamente precedenti la notte di San Silvestro (si stanno sparando botti attualmente ovunque), figurarsi quella sera lì.

Dunque, a tutela dei nostri compagni di specie, restiamo noi: stiamo vicini ai nostri cani, gatti, conigli, criceti, etc, e, se proprio dobbiamo lasciarli quella notte, tentiamo con accorgimenti empirici, ad esempio lasciare la luce accesa e, bando all’avarizia, anche la tivù o la radio. Affinché non si sentano abbandonati  alla mercé di chi pensa di sfogare le proprie frustrazioni sparando bombe e bombette.

edm

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