A Borgosesia prosegue il supporto psicologico post Covid

Il Governo ha deciso di stanziare il bonus di assistenza psicologica di 20milioni di € per i cittadini che lo richiedono, anche in assenza di una diagnosi di disturbi mentali, e per fronteggiare situazioni di disagio psicologico, depressione, ansia, trauma da stress.

Un tipo di iniziativa che il Comune di Borgosesia aveva già attivato nell’aprile 2020, come speiga il sindaco Paolo Tiramani: «All’epoca già ci rendemmo conto che molti dei nostri cittadini stavano vivendo un momento di difficoltà: abbiamo dunque avviato un programma completamente gratuito, tramite il quale i nostri servizi sociali individuavano le persone in quarantena, che poi venivano contattate dalla psicologa convenzionata con il Comune per offrire loro un aiuto per riprendersi dal periodo di difficoltà».

Molti a Borgosesia hanno usufruito di questo servizio offerto dal Comune, ovvero circa due terzi delle persone contattate. Sono stati effettuati dei colloqui personalizzati durante i quali le persone venivano aiutate a sviscerare i loro problemi e a individuare le modalità adeguate a ritrovare serenità. La psicologa offriva massima disponibilità e molti hanno potuto usufruire di diversi aiuti.

Oltre a questo servizio il Comune ha attivato anche Linea Amica, due numeri di telefono a cui rispondevano due operatrici disponibili ad ascoltare chiunque avesse bisogno di un conforto in quel momento così difficile.

«Mi fa piacere che oggi anche il Governo riconosca che il Covid ha influito anche sulla salute mentale delle persone – conclude Tiramani – L’enorme ondata di disagio che ha travolto tante persone non poteva passare inosservata, sono orgoglioso di poter dire che in questo la nostra Amministrazione è stata lungimirante, riuscendo a sostenere i nostri concittadini ed evitando così la deriva verso situazioni drammatiche che hanno afflitto molti italiani».

Attualmente il Comune continua a sostenere questo progetto. Terminata l’emergenza sono stati stanziati 20.000 € all’anno a favore dell’Asl per finanziare la presenza di un professionista ad hoc, all’interno dell’ospedale, che offre supporto psicologico ai cittadini che ne hanno bisogno.

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