Con un’ordinanza pubblicata venerdì mattina, l’amministrazione comunale di Borgosesia impone ai proprietari di cani di munirsi di una bottiglietta d’acqua per lavare i muri sporcati di pipì.
“Negli ultimi mesi – spiega l’assessore Eleonora Guida presentando in provvedimento con un post – purtroppo è andata ad intensificarsi la situazione di disagio, creata dalle deiezioni liquide dei cani su proprietà privata e pubbliche, ma soprattutto private in affaccio su suolo pubblico. Ciò ha fatto si, in molteplici casi, che il privato provasse a trovare una soluzione autonomamente, spargendo sul terreno soluzioni naturali o addirittura chimiche, anche potenzialmente pericolose per animali e persone”.
L’ordinanza prevede l’obbligo di detenzione oltre che dei sacchettini igienici, anche della bottiglietta d’acqua, per evitare l’effetto latrina.
“Mi preoccupa molto il cittadino che stufo delle pipì dei cani, tenti di impedirne il passaggio con polveri tossiche e nocive sparse sul terreno, ma ancor di più mi preoccupa chi permette al proprio cane di urinare sulle vetrine dei negozi o sugli usci di case private, fregandosene delle conseguenze” conclude l’assessore.






Quella di Borgosesia e’ la piu’ “Svizzera” delle nostre amministrazioni. Il merito di voler sensibilizzare i padroni piu’ distratti e’ indubbio. Speriamo che i poveri cani, dopo la castrazione, non subiscano l’ora anche ‘onta dei sacchetti urinari.