Borgosesia laboratorio d’Italia: via a 10mila test sierologici gratuiti sulla popolazione

La presentazione del progetto dei 10mila test sierolgici a Borgosesia

Dopo essere stata la prima città in Italia nell’era Covid ad aver riaperto un servizio “tipo doposcuola” per assistere i ragazzini i cui genitori sono tornati al lavoro, Borgosesia si appresta a segnare un altro primato diventando la prima città del Paese in cui verrà effettuato un test sierologico di massa del tutto gratuito sulla popolazione, su base volontaria e previa sottoscrizione del consenso informato, per individuare la presenza nel sangue di immunoglobuline che si attivano in risposta al virus Covid 19.

Lo ha annunciato oggi il sindaco del comune valsesiano, l’onorevole Paolo Tiramani, spiegando che sono pronti 10mila test sierologici a disposizione di tutti i cittadini maggiorenni che lo vorranno fare.

Dal punto di vista statistico ed epidemiologico si tratterà insomma di un test importante, su di una collettività diffusa e con un campione ampio (10mila test), più esteso ad esempio di altre realtà pilota come il comune di Robbio, che dovrebbe poter dare indicazioni più chiare sulla reale diffusione del virus anche all’interno di una comunità cittadina, scovando i famosi “asintomatici”, cioè coloro che pur avendo contratto il virus sono sempre sfuggiti alle maglie dei tamponi che, fino a oggi, sono stati fatti solo a persone che presentavano almeno qualche sintomo. Verranno utilizzati i test “rapidi”, quelli tipo ago del diabete, per intenderci, in grado di dare risultati in appena tre minuti. Test che, in ogni caso, hanno scontato ancora nei giorni scorsi lo scetticismo di almeno una parte dei virologi e le ministero. Detto ciò però va anche aggiunto che il sindaco di Borgosesia si è mosso con accortezza, applicando una procedura messa a punto con il professor Fabrizio Faggiano (Ordinario di Igiene all’Università del Piemonte Orientale), autorizzata dall’Asl Vc e approvato dal Comitato Etico. Inoltre per approfondire eventuali risultati postivi con i classici tamponi o eventuali altri necessari esami, il progetto ha avuto anche ovviamente la collaborazione dell’Asl Vercelli.

 

“Insieme a Fondazione Valsesia e con l’indispensabile sostegno di Pierluigi Loro Piana – spiega il Sindaco Paolo Tiramani – siamo pronti per eseguire i test rapidi (esito dopo 3 minuti) sulla popolazione maggiorenne di Borgosesia. Abbiamo scelto la via istituzionale, per essere certi che tutte le procedure siano corrette e validate.  Il protocollo è stato studiato dal Prof. Faggiano, ha avuto l’ok dall’Asl 11 ed ha avuto l’approvazione del Comitato Etico – continua il primo cittadino –. L’obiettivo è di realizzare uno studio epidemiologico sulla prevalenza della risposta immunitaria al SARS-COV-2 fra i residenti del nostro Comune, per migliorare le misure di protezione della popolazione. Sono orgoglioso di poter dire che siamo anche primi ad aver previsto un percorso in cui, in caso di positività agli anticorpi IgM (vuol dire che potenzialmente si tratta di soggetti con infezione in corso), si sarà immediatamente sottoposti a tampone grazie alla presenza di un’area dedicata, gestita dall’Asl con supervisione del dott. Silvio Borrè, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Ospedale di Vercelli. Mettiamo a disposizione gratuitamente i test, chi vorrà potrà fare una donazione liberale e spontanea a Fondazione Valsesia Onlus, supportando così i progetti territoriali messi in atto a favore della comunità valsesiana”.

L’idea del progetto è nata da qualche settimana, e ha necessitato di un attento lavoro del Sindaco Tiramani, della Presidente di Fondazione Valsesia Laura Cerra e del dott. Loro Piana: “Dal 6 marzo la nostra Fondazione è impegnata a mettere in atto ogni possibile strategia, in collaborazione con le amministrazioni locali e con l’Asl di Vercelli – spiega la Presidente di FV, dott.ssa Laura Cerra -per offrire alla popolazione del territorio il miglior supporto possibile a fronte dell’epidemia in corso. Dopo aver fornito all’Asl di Vercelli, grazie al Fondo Loro Piana, un macchinario all’avanguardia che permette di processare un elevato numero di tamponi in tempi rapidi, ora sosteniamo con entusiasmo questo progetto a Borgosesia”.

L’appuntamento per tutti i borgosesiani che vorranno sottoporsi al test è fissato per il 23 ed il 24 maggio (sabato e domenica). Nell’organizzazione la popolazione è stata suddivisa in ordine alfabetico e i test si eseguiranno in due postazioni, una al Palazzetto Loro Piana e l’altra al Centro Sportivo Milanaccio. Il primo giorno saranno esaminati i cittadini i cui cognomi iniziano con A fino a quelli che iniziano con K, nella seconda giornata si andrà dalla L alla Z. I test sierologici si effettuano in modo rapido, con il prelievo di una goccia di sangue e danno risultato immediato. Chi poi dovesse risultare positivo alle IgM verrà immediatamente sottoposto a tampone.

Soddisfatto anche il Coordinatore Straordinario Covid -19 dell’Asl Vercelli, dott. Pietro Presti: “Attraverso questo importante studio epidemiologico, il Comune di Borgosesia, insieme a Fondazione Valsesia, potrà dare il suo prezioso contributo a comprendere ed affrontare meglio l’epidemia Covid-19. Sui test sierologici è fondamentale procedere correttamente per non creare ancor più confusione e false aspettative nella popolazione: in questo caso è stato fondamentale il supporto scientifico dell’Università del Piemonte Orientale, così come la collaborazione dell’Asl. Ringrazio dunque l’Amministrazione Comunale per aver scelto la strada della collaborazione istituzionale, nell’interesse esclusivo della comunità”.

 

Per il sindaco Tiramani l’auspicio è che i cittadini di Borgosesia offrano la loro disponibilità in modo massiccio affinché lo screening possa essere il più completo possibile: “Il nostro obiettivo è sempre quello di tutelare con ogni mezzo la nostra popolazione – conclude Paolo Tiramani  – ringrazio dunque tutti coloro che ci hanno offerto con disponibilità e impegno la loro collaborazione per far sì che questo ambizioso progetto potesse concretizzarsi: mi auguro che i borgosesiani che si sottoporranno al test siano numerosi, è un atto di responsabilità nell’interesse collettivo: non tiriamoci indietro!”. L’intera operazione verrà organizzata con il prezioso contributo di Croce Rossa Italiana, sezione di Borgosesia, e della Protezione Civile.

In una nota, Fabrizio Faggiano, Professore Ordinario di Igiene dell’Università del Piemonte Orientale e Direttore del Servizio a direzione universitaria Osservatorio Epidemiologico dell’ASL di Vercelli, sottolinea l’importanza del test di Borgosesia.

“C’è una sempre maggiore richiesta da parte dei cittadini e dei Comuni di sapere qual è lo stato immunitario, individuale e della collettività – scrive Faggiano -, nei confronti del SARS-Cov-2. Non è ancora possibile però rispondere con sicurezza a questa domanda: la comparsa del virus è ancora troppo recente e non c’è ancora stato il tempo per comprendere la qualità della risposta immunitaria e neppure la sua durata nel tempo. La comunità scientifica sta cercando di ricostruire il complicato puzzle composto dalle caratteristiche del virus e della sua trasmissione, e dal tipo di risposta immunitaria dell’organismo. Con il progetto “Prevalenza della risposta immunitaria al SARS-CoV-2 fra i residenti del Comune di Borgosesia”, l’Università del Piemonte Orientale insieme all’Asl di Vercelli mirano ad aggiungere un tassello a questo complicato puzzle. Sarà necessario interpretare con grande cautela i risultati dello studio, ma saranno certamente molto utili per monitorare la risposta al virus della comunità di Borgosesia. Ringraziamo il Comune di Borgosesia e la Fondazione Valsesia per averci dato l’opportunità di sviluppare insieme questo studio”.

l.a.

 

 

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